Un giorno promisi al vento
che non mi sarei più lasciato
portar via con le foglie d’autunno.
Scesi a patti col tempo
che mi lasciasse assaporare finalmente
il gusto di una vita senza pianto.
La regina della notte
splendeva di luce bianca nel cielo
mentre riponevo i miei ricordi
in una scatola di nebbia chiusa a chiave.
Alla fine salii in groppa ad un cavallo di nome futuro
e galoppai verso i confini della fantasia.
Ora vorrei chiedere a mamma Natura
di non avere più pelle nè occhi,
né mani nè bocca,
né testa nè gambe,
ma solo anima,
e un cuore da riempire con il tuo amore
e con la tua essenza.
Ti avrò così anche quando non ti tocco,
ti amerò anche quando non ti sfioro,
potrò baciarti anche quando non ci sei,
abbracciarti col pensiero,
e tenerti sempre stretta a me.
Ti percepirò anche e soprattutto
nel silenzio sospeso della tua assenza,
sprofondando in te,
nella certezza e nel calore
della tua esistenza.
Promessa e speranza

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“mentre riponevo i miei ricordi/in una scatola di nebbia chiusa a chiave”. Tutta la dolcezza di questa poesia è racchiusa ed esaltata da questo verso.
E’ un canto di rara bellezza in un crescendo dolce di passione…Grazie Caro.Tinti
Dolcissimo canto d’amore, bellissima
Patrizia
Grazie a tutti!
Ma che bellezza!!! E’ un incanto.
Sandra
Una poesia da leggere erilegger, colma di sentimento e toccanti stati d’animo.
Bravo Sandro!
Un abbraccio
Maristella