Rubios, pulidos senos de Amaranta,
por una lengua de lebrel limados.
Pórticos de limones, desviados
por el canal que asciende a tu garganta.
Rojo, un puente de rizos se adelanta
e incendia tus marfiles ondulados.
Muerde, heridor, tus dientes desangrados,
y corvo, en vilo, al viento te levanta.
La soledad, dormida en la espesura,
calza su pie de céfiro y desciende
del olmo alto al mar de la llanura.
Su cuerpo en sombra, oscuro, se le enciende,
y gladiadora, como un ascua impura,
entre Amaranta y su amador se tiende.
§
Biondi, lucidi seni di Amaranta,
limati da una lingua di levriero.
Portico di limoni, dal sentiero
disviati che alla tua gola monta.
Rosso, un ponte di riccioli sormonta
il volto e incendia i tuoi ondulati avorii.
Morde e ferisce dei denti il biancore,
curvo, per aria, ti innalza nel vento.
Solitudine dorme in ombratura,
calza il suo piede di zeffiro e scende
dall’alto olmo al mar della pianura.
E il corpo in ombra, oscuro, le si accende,
e gladiatrice, come brace impura,
tra Amaranta e il suo amante si distende.
RAFAEL ALBERTI
Questa è trascendenza!! Spettacolosa, intensa, bellissima. Alberti nell’anima sempre. Piero
Caro Max c’è una poesia di Alberti (Poetas Andaluces) musicata e cantata dagli Agua Viva. Sarebbe molto bello proporla in questo splendido sito. Possibile ? Un caro saluto. Piero
OK Provo a vedere quello che trovo!
Rassomoiglia alla poesia di Piero.
Ecco il testo tradotto di ciò che hai chiesto a Max.
Versione italiana di Riccardo Venturi
Canzone
4 gennaio 2009
POETI ANDALUSI
Che cantano i poeti andalusi di oggi?
Che cantano i poeti andalusi di oggi?
Che cantano i poeti andalusi di oggi?
Cantano con voce d’uomo,
Ma dove sono gli uomini?
E con occhi d’uomo guardano,
Ma dove sono gli uomini?
Con cuore d’uomo sentono,
Ma dove sono gli uomini?
Cantano, e quando cantano sembra che siano soli
Guardano, e quando guardano sembra che siano soli
Sentono, e quando sentono sembra che siano soli
Che cantano i poeti, i poeti andalusi di oggi?
Che guardano i poeti, i poeti andalusi di oggi?
Che sentono i poeti, i poeti andalusi di oggi?
E quando cantano, sembra che siano soli
E quando guardano, sembra che siano soli
E quando sentono, sembra che siano soli
Ma dove sono gli uomini?
Forse che l’Andalusia è rimasta senza più nessuno?
Forse che sui monti andalusi non c’è più nessuno?
Nei campi e nei mari andalusi non c’è più nessuno?
Non ci sarà più nessuno a rispondere alla voce del poeta,
A guardare al cuore senza muri del poeta?
Così tante cose sono morte, che non c’è più altri che il poeta
Cantate alto, sentirete che altri orecchi sentono
Guardate alto, vedrete che altri occhi guardano
Gridate alto, saprete che palpita altro sangue
Non è più sommerso il poeta, rinchiuso nella sua buia fossa
Il suo canto sale a qualcosa di più profondo
Quando è dischiuso nell’aria da tutti gli uomini
E allora il suo canto è di tutti gli uomini
E allora il suo canto è di tutti gli uomini
E allora il suo canto è di tutti gli uomini
E allora il suo canto è di tutti gli uomini.
Ti ringrazio Paolo. Spero che Max trovi la versione musicata e cantata dagli Agua Viva, Ti incanterà. Un caro saluto. Piero
Quanto mi piace e mi emoziona!tinti
una poesia che avvolge con la sua onda sonora
un piacere leggerla
Giuseppe
Che incanto
Grazie, Patrizia