Nell’aria della sera
che arrotola gli ultimi fianchi del giorno,
io vado a caccia del miglior confine
per addentrami nei boschi di fiaba.
Ancora un po’ attenderò paziente
i coni della notte senza l’alta luna
e lì alloggerò l’ultimo urlo del vento,
cruda roccia che il sole abbandona.
Cosa sognerò nel buio di poche stelle,
che mi ricordi i fasti delle alte Corti,
che riaccenda luci e voglie matte
perché riveda la casa impossibile?
Tre meravigliose strofe che descrivono la tua
attesa con espressioni poeticamente superbe.
Prima, la dura prova: cruda roccia colpita dal vento,
dopo, sognerai luci e fasti sotto le poche stelle.
E rivedrai la casa… ritornando. Paolo.
Veramente grande questa tua con un incipit memorabile..in attesa.Tinti
La sera che arrotola gli ultimi fianchi…bellissima!
Sandra
Ci sono delle immagini spettacolari, specie nelle prime due strofe, bravo Aurelio.
Simone
Splendida
Patrizia
Immagini grandiose
Complimenti!
Giusdeppe