Confini

Nell’aria della sera
che arrotola gli ultimi fianchi del giorno,
io vado a caccia del miglior confine
per addentrami nei boschi di fiaba.

Ancora un po’ attenderò paziente
i coni della notte senza l’alta luna
e lì alloggerò l’ultimo urlo del vento,
cruda roccia che il sole abbandona.

Cosa sognerò nel buio di poche stelle,
che mi ricordi i fasti delle alte Corti,
che riaccenda luci e voglie matte
perché riveda la casa impossibile?

Aurelio Zucchi

Published in: on Maggio 2, 2012 at 07:07  Comments (6)  
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6 commentiLascia un commento

  1. Tre meravigliose strofe che descrivono la tua
    attesa con espressioni poeticamente superbe.
    Prima, la dura prova: cruda roccia colpita dal vento,
    dopo, sognerai luci e fasti sotto le poche stelle.
    E rivedrai la casa… ritornando. Paolo.

  2. Veramente grande questa tua con un incipit memorabile..in attesa.Tinti

  3. La sera che arrotola gli ultimi fianchi…bellissima!
    Sandra

  4. Ci sono delle immagini spettacolari, specie nelle prime due strofe, bravo Aurelio.
    Simone

  5. Splendida
    Patrizia

  6. Immagini grandiose
    Complimenti!
    Giusdeppe


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