Ma non eri avaro?
Certo lo sei ancora con me
Dato che la via togliermi intendevi
Ma avevo uno occhio nel palmo
Della mano
Ed uno fra petto e pancia
La mia vita non poteva essere
Tutta li
Nel segreto del conto in banca
Fra quando mi sei mancato e quando sei tornato.
Sei ancora sudato
Molle e castigato
Ma preferisco essere libera
Dalla tua schiavitù
Che a lungo mi ha castrato.
Brava,libera!tinti
Bella e tremendamente concreta, com’è giusto che sia. Brava!
E bravo anmche Massimo che ha saputo trovare una figura così pertinente.
Forte e intensa riflessione personale..brava!
ggc
Ricordo una canzocina triestina che, più o meno, diceva così: molighe el fil che svoli, quel mandriol peloso ecc. Fallo Cristiana ! Piero
Bravissima, molto meglio libera!!
Patrizia