Ho visto guglie, e altari, e sepolcri,
strati di pietre dai dolori antichi,
mille statue di santi che pregano
per quelli che ormai non possono più.
Qui ogni alba è scommessa col tempo
eppure promette un giorno di sole:
vaga la mente sorpresa e incalzata,
stordita perde il senso d’Oriente
tra dolci effluvi di fiori e vaniglia
e fetidi umori d’anime sfatte.
Mentre il tuo passo sedotto e straniato
scansa distratto le umane macerie
e i resti preziosi d’alte vestigia,
s’apre inatteso un palco o una quinta
e in scena vanno, attori del giorno,
voci e richiami, sorrisi e litigi.
Allor ti chiedi cos’è che è più vero,
se la tua maschera che porti greve
oppur quest’angolo di carnevale:
qual è la luce che inferno illumina,
qual è quel sole che l’ombra trapassa?
Quante domande da fare domani,
ma non c’è chi mi risponda davvero:
dignità dorme e l’orgoglio riposa
come quei cani assopiti per strada.
Lievita soffice, pasta di rabbia,
dal forno uscirà un capolavoro:
porterà il rosso di un livido sangue
o il caldo vermiglio del pomodoro?
Gira e rigira nei vicoli bui
forse ti perdi, o per caso ti trovi,
ma se speranza ancora ti guida
all’improvviso in fondo alla strada
scoprirai dolce il canto del mare.
Massimo Reggiani
Massimo !
La tua poesia ” incornicia ” il vero della città di Napoli (meglio non sarebbe stato possibile) in pochi versi hai focalizzato benissimo ciò che è , e ciò che è stata . Da napoletano, cui sono fiero di essere, i miei più sentiti complimenti per la tua opera.
Ti auguro un lieto giorno , insieme agli amici che ti leggeranno
Ciro
Grazie Ciro, si tratta di un piccolo omaggio ad una grande città e alla sua gente straordinaria, ispirato ad un mio breve soggiorno di qualche anno fa. Chiunque vi sia stato, anche per pochi giorni, sa che Napoli ti resta dentro.
Che meraviglia Massimo! la leggo e la rileggo, oltre la sua sensibilità che trasmette, la sua cornice come dice Ciro, m’incanta quel suo fluire di versi che esplodono come un canto. stupenda! ciao Massimo, Rosy
Ogni verso è un’immagine scolpita col bulino poetico sulla pietra della verità napoletana. Parole che entrano dall’orecchio, appaiono davanti agli occhi e riportano ricordi del mio vissuto da napoletano. Massimo il tuo testo “è nu babbà e tu sì ‘o pasticciere”
Mi piace osservare oltre al modo stupendo di descrivere una città in questo caso Napoli, come riesce l’Autore a dare spazio a interpretazioni oltre le parole come la storia delle miserie umane, la quotidianità che ci accomuna e quella speranza che non deve soccombere perchè “in fondo ad ogni vicolo buio puoi scoprire il dolce canto del mare”. Non dovendomi attendere un aumento di stipendio a fine mese, mi sbilancio: davvero molto bella e gradita poesia, complimenti. Giampietro
Meravigliosa, entra in ogni angolo di Napoli, del suo vivere, delle sue persone. Complimenti Massimo.
Patrizia
Un animo gentile quello di Massimo, acuto nel cogliere il cuore di Napoli e dei suoi abitanti e modesto nello spogliarsi dei propri abiti per cogliere altre verità. Molto bravo. Carlo
Vi ringrazio amici, il mio è un personale “giro d’Italia” in poesia, un gesto d’affetto verso questo paese che si è messo nei guai per colpa propria, ma che avrebbe tutte le potenzialità per uscirne… Voi amici di tutto lo Stivale ne siete la prova!
Complimenti Massimo , lo spirito di Napoli è in questi versi , tra profumi e tradizioni , viuzze in cui ci si perde ..o ci si ritrova. Bellissima . un abbraccio da astrofelia
Mi unisco al coro di plauso di fronte a questa lirica così finemente descrittiva dell’anima di questa città! Complimentissimi Max!!! Un abbraccio! Piera
Leggendo questi versi sembra vivere la realtà di Napoli, penso sia
una delle città più amate, non solo in Italia.
“strati di pietre dai dolori antichi”
Massimo questa immagine é stupenda!
Giuseppe
Bellissima caro Max
Sei riusciuto a darmi il senso di quella realtà che percepivo
ma non toccavo e leggendola attentamente
la tua bella
quella realtà
l’ho sentita ancor più forte
Ciao
Il Passero
Complimenti Massimo! E’ stupenda!!!!!
Graziella
Sono arrivata tardi a leggere e rileggere questo gioiello che tocca tutti gli aspetti di una città che si ama o si detesta .Io amo tutto e tutti di quel luogo ricco e sofferente ,bello e defedato.Grande sei Max!tinti
Poeta Massimo: degna delle Odi Barbare del grande Giosué!
Vedi l’incipit ….verso secondo!
ggc