(versi diapoetici)
Rode, la pena di una colpa oscura:
Di che pienezza sei plenitudine,
attimi sazi d’un compiuto sentire
che a un tratto, vile, scagli nel vuoto?
“Di che è mancanza questa mancanza,
cuore,
che a un tratto ne sei pieno?
Di che?“*
… se confonderlo forse, il Certo più non basta?
Giampietro Calotti C.
* (di Mario Luzi)
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