Sei venuta per le rime,
con un bagaglio ingombrante
ma la mia casa è fatta di spine…
dodici ore dopo il letto accusava i primi sintomi
di noia acuta,
-fare l’amore è una questione di jogging-
d’accordo posso scriverti qualcosa sul corpo
ma non negarmi il mio quotidiano trattamento con i cavi dell’alta tensione…
sei venuta per le rime
con una scatola vuota da riempire
in questa casa acuta come le spine…
attenzione:
si è smarrita una donna sulle scale
voi dell’interno uno bloccate le uscite
voi all’ultimo piano abbattete gli elicotteri
voi del civico tredici svegliate i bambini
sono pronto per le rime
che sono cime
dove l’acqua si fa fine…
all’una e trentacinque non me la passo bene,
comincio a sudare nero
qualcuno ha chiamato la polizia
c’è un pazzo che fa poesia sul serio…
sul piazzale dispongono carrarmati, gli artificieri
di stato
sono pronti a disinnescarmi…
chiudi le finestre, chiudi le luci, non gridare,
eri venuta per le rime
ma non ti sei mai accorta
di come sono sensibili le spine…
sparano il primo colpo è sono carne che filtra tra le fessure…
sparano il secondo colpo e sono fessura che muta in crepa…
sparano il terzo colpo e sono crepa che disarmonizza gli intonaci…
ma se ricordo bene eri venuta per le rime
che sono cime
dove l’acqua si fa fine…
attenzione:
abbiamo disinnescato un poeta
tornate nei vostri bagagli
accendete le televisioni in modo da identificarvi
e abbandonate le rime
abbandonate gli strumenti ciclostilati
abbandonate le canzoni di Vian
gli artificieri di stato
sono pronti a disinnescarvi…
-e pensare che era venuta per delle stupide rime-
Massimo Pastore
Molto, molto particolare! Piera
Talmente piena, colma di spunti e pensieri che ti trascina in un vortice!
Tinti