La mia libertà d’essere popolo
la rivendico
a suon di cannonate.
Non guardo in faccia alcuno:
la mia terra è invasa da termiti
che corrodono la mia libertà,
che opprimono la mia cultura.
Non mi interessano i pianti delle mamme,
né il dolore delle vittime.
Il sangue?
Sgorghi pure a rivoli
ed infetti la terra
che fu dei miei padri.
Tanto l’acqua lo laverà
ed il tempo lo cancellerà.
La mia coscienza?
Non l’ascolto più da tempo!
E’ figlia del conformismo
e dei compromessi dei notabili locali.
La violenza?
Noi l’abbiamo subita da secoli,
i potenti l’hanno esercitata sempre
foraggiando i lacchè di stato ed i corrotti.
Vi sembrano crudeli le mie parole?
Ebbene, guardatevi intorno e riflettete.
Di popoli oppressi è piena la terra:
ma il sangue degli altri non ha odore
e neppure interessa.
Salvatore Armando Santoro
Purtroppo noi abbiamo esercitato nei secoli violenze e soprusi inenarrabili di cui io non vado certo fiera.Mi risulta difficile ora accanirmi con chi è stato abusato per anni ed anni.
tinti
Aggiungo .Altro è il discorso sul terrorismo che anch’esso ,io credo ,sia alimentato da interessi al di là della nostra capacità di comprendere.
Il popolo qualunque esso sia paga sempre come scriveva il saggio Brecht
tinti