A fil di tempie

l’emicrania balugina negli occhi
visioni intermittenti
donna di poca fede: casa e casa
datata nel cerchietto all’anulare
quasi erasa
ha bagliori soltanto e un sonno alterno
foriero di scompensi nevralgici

sibille alternative rimescolano il cielo
qualcuna è una fontana
di versi esposti al sole
ispirazioni da tovaglie a quadri
tazzina di caffè, la sigaretta
e una partita persa a tu per tu
malgrado l’asso nella metrica

un antisolonifico per l’anima
una prosa bagnata sulla fronte
allontanarsi da prosopopee
e traghettare le parole altrove

Cristina Bove

Published in: on giugno 5, 2017 at 06:56  Comments (7)  

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7 commentiLascia un commento

  1. Particolare, bella… piera

  2. Da rileggere…
    Tinti

  3. Originale e diversa, scritta fra metafore e realtà, con l’uso anche di piacevoli ( antisolonifico) licenze poetiche.
    I primi sette versi sono da incorniciare!
    Ma poi…bella tutta!
    Pensiero: ” Quando la poesia raggiunge livellli inaspettati! !
    Applausi!
    Alberto B.

  4. Bella ed originale, va riletta più volte per gustarne la ricercatezza delle metafore e dello stile. Brava Cristina, un caro saluto. Roberta

  5. Sposo in tutto il commento di Alberto e mi inchino alla bravura. Carlo

  6. grazie a tutti


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