Prono, su ‘l mar natale
cui nasconde la duna,
ride il sole autunnale,
dolce come la luna.
S’ode il mare pe ‘l lido
gemere, lento e grave;
s’ode talora il grido
fievole d’una nave
che faticosa in vano
lotta co ‘l vento avverso,
o il richiamo lontano
d’un uccello disperso,
o l’improvviso tuono
d’un’onda più gagliarda.
Ride il sole, già prono,
e dolcemente guarda.
GABRIELE D’ANNUNZIO
Un abbraccio caro Max! Piera
Bentornato, Max. Un caro saluto. Per quanto riguarda “Romanza” diciamo che D’Annunzio ha poi scritto di meglio, per fortuna. Piero
Grazie Max! Come mi sento vicino a questi versi, che pur non trattando di un argomento profondo sono musica!
Alberto B.
Ciao caro amico
Tinti
E un abbraccio anche da me… sempre!
Sandro