Le nostre ragioni,
incomprensibili funambolismi della mente,
processi alle intenzioni
scheletri negli armadi da celare
gli altri però danneggiare
senza scrupoli alla berlina dileggiare.
E il dileggiato,
amante solitario ed umiliato,
continua a dare amore
ad occultar le offese,
le cattive parole in buone trasformare
dal fango ripulire
solo le cose belle ricordare.
Oh, cuore, cuore,
arterie ormai usurate,
quando quel rubinetto chiuderai?
Il sole scalda le dure pietre,
il suo colore irraggia,
ma l’animo abbuiato
non rischiara.
Salvatore Armando Santoro
Rispondi