Le stagioni
sono quasi scomparse.
Era tutto un inganno degli Spiriti
dell’Etere.
Non si può essere vivi
a momenti, a sussulti, a scappa e fuggi
lunghi o brevi.
O si è vivi o si è morti, l’altalena
non poteva durare oltre l’eterna
fugacissima età della puerizia.
Ora comincia il ciclo della stagnazione.
Le stagioni si sono accomiatate
senza salamelecchi o cerimonie, stanche
dei loro turni. Non saremo più
tristi o felici, uccelli d’alba o notturni.
Non sapremo nemmeno
che sia sapere e non sapere, vivere
o quasi o nulla affatto. È presto detto,
il resto lo vedremo a cosa fatte.
EUGENIO MONTALE
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