Dicono che solo i pazzi o i poeti
possano arrampicarsi sulle pareti
e andare a comprare il cielo oltre il soffitto.
O che sentano le voci
nel frastuono del silenzio
che da sempre li accompagna.
Dicono che solo i pazzi o i poeti
possano parlare con chi non c’è
o intavolare discussioni con l’altro io.
O che vedano fiumi scorrere
tra le mani e passeri zampettare sulla spalla
tra i rami nudi di realtà vagheggiate.
Dicono che solo i pazzi o i poeti
siano attrezzati per l’aldilà
perché lo misurano appena nati.
O che si perdano nei sogni
felici di non trovare più la strada
e inoltrarsi su sentieri di bosco.
Dicono che solo i pazzi o i poeti
ascoltino i discorsi delle nuvole
mentre lasciano le loro ombre sui campi.
O che sappiano cogliere filamenti
di luce quando non è stagione
o adagiare gli aquiloni sopra gli arcobaleni.
Lorenzo Poggi
Bella!
Bellissima!
Sandro
La tua poesia è stupenda.
Giuseppe
Grazie a tutti!
Che bello essere pazzi poeti!
Molto bella e profonda.
Un caro saluto
Maristella