Canto di verginella, assiduo canto,
Che da chiuso ricetto errando vieni
Per le quiete vie; come sì tristo
Suoni agli orecchi miei? perché mi stringi
Sì forte il cor, che a lagrimar m’induci?
E pur lieto sei tu; voce festiva
De la speranza: ogni tua nota il tempo
Aspettato risuona. Or, così lieto,
Al pensier mio sembri un lamento, e l’alma
Mi pungi di pietà. Cagion d’affanno
Torna il pensier de la speranza istessa
A chi per prova la conobbe.
GIACOMO LEOPARDI
Per G.L. grazie Massimo.
ggc
L’ha ripubblicato su Antonino Schiera Riflessioni d'Autoree ha commentato:
In questa poesia di Giacomo Leopardi si evidenzia l’approccio romantico all’amore del poeta, che genera dolore, quando la donna desiderata diventa irraggiungibile e l’incontro amoroso, che si perpetua nel tempo, non si realizza.