
.
Di notte casca l’asino
quando t’accoppi
passata la foia accecante
t’acqueti scivolando nel sonno
ma di colpo occhi e orecchi spalanchi
un malessere ti coglie
inquietante
nel buio ne cerchi la fonte
-che pure è prossima a te-
stupore
fastidio
sconcerto
apprendi con gran desolazione
che quel raglio
che pare un concerto
proviene dal fauno che
-dopo il tenzone-
ora giace beato al tuo fianco
.
.