
Ho un fidanzato
abita a Como
è timido
ma anch’io sono così
non ci telefoniamo
non ci siamo mai visti
ogni giorno chattiamo
ci siam detti pure
ti amo
azzurrabianca
Ho un fidanzato
abita a Como
è timido
ma anch’io sono così
non ci telefoniamo
non ci siamo mai visti
ogni giorno chattiamo
ci siam detti pure
ti amo
azzurrabianca
La mia ombra si aggira
nelle strade
che mi sono appartenute
a cui da sempre sento
di essere una parte
la mia ombra mascherata
contornata di sole
nel calore dei portici
azzurrabianca
Sono angeli bambini
Che mi parlano
È una voce di bambina
Che mi dice: su brava mangia
La sento nella tromba delle scale
Mentre estraggo la chiave
Per aprire la porta
Del mio appartamento
E prima di entrare in casa
È la voce di bimba
Che imbocca un’altra bimba
Chissà da dove viene
Sembra non appartenere
A nessun luogo preciso
È nell’aria
Come un monito un invito
Brava brava su mangia
È la cura
Da avere ciascuno per l’altro
È una lacrima calda di emozione
Che mi sgorga improvvisa
Che si affaccia all’occhio
E lì resta incerta
Sospesa
Fra l’interiorità e il mondo
Ad offuscarmi la vista
Mentre la voce mi avvolge
Su brava mangia
azzurrabianca
Questa notte c’è agitazione.
Anche gli animali del bosco sono in fermento.
La gazza pare arrabbiata e altri le fanno eco.
Poi tutto si accheta.
Nel buio si sente il fruscio del fiume
Si percepisce la densità umida
Dell’aria e del fogliame
D’improvviso è una notte normale
Una pace silente m’assale
Minuti senza tempo in cui
Si aggregano vissuti passati
Immersioni momentanee dove
Tutto è uguale e immutato
Da sempre
Dove non esiste
Il tempo umano inventato
Ma è la natura che regna
azzurrabianca
in questo tempo che se ne va
coi giorni goccia a goccia
posso ascoltare di notte il silenzio
e come solo rumore il suono dolce
e persistente del fiume che scorre
C’è sempre un mare ad attendere
Un fluire libero che l’anima sente
azzurrabianca
Ho voglia di bypassare il Natale
Ho già da mettere in vaso le viole
Mi dà fastidio vedere un panettone
A meno che non sia di pasticcere
Per lui potrei fare un’eccezione
Ma una pinza mi dà più piacere
Non sopporto le giubbe di Babbo Natale
Le barbe bianche e le cuffie rosse
Mi fan venire un accesso di tosse
Sono stanca di doverle incontrare
In un grande centro commerciale
O arrampicate su di un davanzale
Stanca di abeti veri e finti tutti stipati
Di muschi e paglia e statuine di plastica
Ma in bosco l’avete visto il colore del muschio
E un bue vero che rumina e mastica
E la povertà di una vera capanna
Ah…ma già i tortellini con la panna
Eccomi arrivo
azzurrabianca
Principe dei nembi e delle onde.
Il vento nei capelli.
Sul volto la salsedine.
Sul tuo collo assaggiare
il gusto del mare.
La luce arancio del tramonto
e un castello.
Pirata delle tempeste
piantato sul molo,
immobile
eppure in volo.
Il mantello nero
ali di corvo di Edgar Allan.
L’albatro di Rimbaud.
Siamo nel 1880 forse
e dove siamo
in quale porto senza navi.
Mi fa spavento il mare.
Ma lo voglio annusare
fra gli abiti usati
di te che sai tornare.
azzurrabianca
Adesso ti guardo di lontano
Parlare con i cugini
O in silenzio intento
All’ascolto della conversazione
Sei talmente a tuo agio
Che vedo per la prima volta
La tua vita staccata dalla mia
Ti guardo vivere e tu
Così tanto a tuo agio
Da non nasconderti all’obiettivo
Resti con naturalezza
Davanti al mio cellulare
Lasci che vi punti addosso
Lo strumento che vorrebbe
Eternare l’attimo
Ma quando ti riguardo lì
Non ci sei
È solo una effige morta
Mi resta nell’orecchio il tuo saluto
La modulazione della voce
Tu sei vita
Sei movimento
E altrove ti muovi e vivi
Dove sei
Molto più
Che nella mia immaginazione
E il mio cuore è colmo di te
L’ allontanarti nel tuo crescere
Non ci separa
azzurrabianca
Succedono cose strane
Lontane
Dal nostro controllo razionale
E non
Si possono spiegare
Perché ad esempio nel dormiveglia
Quell’attimo
-di cui non conosco la durata-
In cui entri in una
Dimensione di coscienza diversa
Dormivo o stavo per addormentarmi?
Dov’ero?
Perché al risveglio
Avevo un nome
Nitido nella mente
“Chander Vandaus”
Perché? Chi è? Che vuol dire?
Ho cercato su Google
Esistono entrambi
Vandaus era associato a Fisher
Forniva un elenco di nomi
Ciascuno con una serie di
Numeri telefonici criptati
Americani: Tennessee, Florida, New York e altro
Vandaus senza Fisher una squadra
O un giocatore di baseball o gioco simile
Chander invece è orientale
Proviene dall’ India
Ho trovato il titolo di un romanzo
Due o tre scrittori e un artista
Nato a New Dheli nel 1957
Mio stesso anno di nascita
Che c’entra… tutte coincidenze
Ma non capisco da dove li ho
Pescati questi nomi
Come sono arrivati nel dormiveglia
E perché li ho “sentiti” associati
Appartenenti ad una sola persona
Quale il nome e quale il cognome?
Due cognomi insieme: un indiano americano
Unite due parti diverse e distanti del pianeta
Può essere successo
È quasi certamente accaduto
Anche se non l’ho trovato
E non ho capito
Perché? Da dove viene?
Chi sono io? Cos’è l’universo?
Quali sottili energie muovono?
azzurrabianca
Ho cercato di evitarla
di fare una vita più normale
ma lei mi segue è una tarla
non mi lascia mai stare.
Che cos’è…lo puoi indovinare?
azzurrabianca
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | ||
6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 |
13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 |
20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 |
27 | 28 | 29 | 30 | 31 |