
Tu sai volare, lo so.
So quello in cui credi,
e ci credi davvero,
perchè non hai condannato a morte
nemmeno la mia illusione
– e dire che era colpevole! –
ma l’hai lasciata vivere libera,
e adesso è fuggita lontano.
Ma anche tu sei libera,
libera come un canto alla sera,
libera come l’acqua che sa dove andare,
libera come il primo pensiero del mattino,
che arriva senza annunciarsi
e ti sorride dentro.
E allora vola, anima libera
al di là di ogni tua stanchezza,
al di là di ogni tuo dolore,
al di là di ogni oscura minaccia!
Vola nello spazio infinito,
perché c’è tanto cielo
tra un può darsi e un non so,
ed è puro l’azzurro sopra le nubi,
puro come il tuo cuore viaggiatore
che ho intravisto appena
nella più nascosta delle tue cento stanze.
Porta in quel cielo il tuo prezioso fardello
e il tuo consapevole sguardo di donna.
Nutri l’aquila, segui il sentiero,
e spingi i tuoi sogni lontano:
i tuoi sono tanti,
io ne ho per una notte sola.
Fabio Sangiorgio