
Qui nel giardino ancora profuma
come un tempo l’aria l’odorosa
verde menta selvaggia profumo
che in quel tempo antico mio
si accompagnava a quello buono
delle pannocchie lì sull’aia
ad essiccare ma persi quei suoni
quelle voci che nelle sere allora
ne respiravano come il dolce sapore
delle mondine il canto della Lilla
della Dora alla luna l’abbaiare
dei vitelli il muggito dalle stalle
il continuo petulante gracidare
dai fossati lontani delle rane
quel risuonare nel buio nei giochi
di ragazzi chiamato Giuseppe il nome
mio lì a Motta Visconti nome che per me
come per Ada Negri la vergine ribelle
il profumo richiama e richiamava tanto
della giovinezza Motta Visconti dei miei nonni
paese dei miei genitori della cara mia sorella
Giuseppe Gianpaolo Casarini