
Tacito un passero vola,
su un ramo spoglio si posa.
Neve ovunque soffusa,
alberi dal freddo
scheletriti.
Silenzio intorno.
Sotterra pulsa la vita.
Nino Silenzi
Tacito un passero vola,
su un ramo spoglio si posa.
Neve ovunque soffusa,
alberi dal freddo
scheletriti.
Silenzio intorno.
Sotterra pulsa la vita.
Nino Silenzi
Ora iniziano
una strana danza d’amore
le fuggevoli libellule.
Fiume, fluente
discendi intristito
tra gli alti pioppi
superbi nel loro candore.
Danza d’amore
suoi tuoi gorgoglii
tra i rovi invadenti
il tuo andare perenne.
Lunghe braccia
vive e spinose
irridono le frivole
effimere libellule:
vita fatta di colori.
Tu sdegni i fremiti
d’un attimo solo
e accogli il sole spezzato.
Nino Silenzi
Vacri
falco
artigliata alla fertile collina
con sfida inaudita
proterva minacci
la placida madre
dei tuoi fiumi.
Nino Silenzi
Miriadi di diamanti
danzano lievi
sulle onde increspate del mare
sotto il dorato sole nascente.
Miriadi di desideri,
attimi di vita, ancora
baluginano e si disperdono
col vento del vivere.
Tento col ricordo di riavvolgere
l’interminabile filo dei desideri
ardenti vaghi ridenti,
ma, liso, si spezza
e tutto precipita
nel buio dell’oblio.
Nino Silenzi
Sento gemere il mare
sferzato dal ruvido vento
in questa notte senza stelle.
È il vento delle tempeste
che stride minaccioso
e, mano invisibile e cruda,
sospinge la nave dei ricordi
col suo carico prezioso e inutile
sulle onde infuriate della vita
contro pericoli infidi e temuti.
Come un coltello che sventra
un agnello, lacera lo scoglio
la chiglia e squarta la stiva.
Come viscere calde e frementi,
ricordi lontani – perle gemme
oro seta spezie pozioni velenose –
si sparpagliano sull’acqua che ruggisce.
Qualche lacrima, molti sospiri,
qualche sorriso, poi tutto finisce
nel gorgo dell’oblio.
Nino Silenzi
Un grigiore immobile
permea cielo e terra.
Anche il vento s’è fermato
sotto gli alberi intirizziti.
Ascolta il respiro delle cose viventi
e spia guardingo
che dall’alto qualcosa si muova.
Qui sulla nuda terra
che scricchiola rugosa
anche lui ha freddo
e s’avvolge sibilando attorno a se stesso.
Così il pensiero, quando la mente
empie le aride crepe di dubbi
nella grigia attesa dell’inspiegabile.
Nino Silenzi
Il ricordo è come un serpente velenoso,
annidato nella tua mente.
Dorme sulle sue tortuose spire,
nascosto tra sassi e foglie.
Dorme, o sembra che dorma,
o fa finta di dormire.
Basta che lo sfiori
e la sua testa scatta.
Un morso e cadi
in preda del veleno
– quel fatto doloroso che avresti voluto
eliminare dalla tua mente e dal cuore –
Poi, sazio del male,
scivola in un segreto anfratto,
e di nuovo aspetta
che tu, incauto, gli ripassi vicino.
Il pericolo è altissimo,
perché non è solo.
È lì con la sua innumerevole
famiglia, groviglio inestricabile
di lingue e code.
Guai a smuovere una foglia
o a calpestare un rametto.
I ricordi ti assaltano,
fanno scempio della tua mente
e del tuo cuore,
loro cibo preferito.
Nino Silenzi
Da qualche tempo
particolari insignificanti
della mia vita riemergono
come lampi dal buio
del passato.
Situazioni disparate, belle e brutte che,
al ricordo,
mi fanno sorridere o immalinconire.
Quei bagliori sono un segno?
Mi avvicino forse alla meta finale?
Quella città, che mi ospiterà,
sospesa tra fede e speranza,
dove c’è tutto e nulla,
buio e luce,
dolore e gioia,
ha un teatro dove si proietterà
il film dei miei innumerevoli perché,
finalmente risolti.
Ci sarà qualcuno che riavvolgerà il film della mia vita?
Nessuno.
L’ultima visione è unica, riservata, definitiva.
Nino Silenzi
Imperturbabile volto
disfatto
ti affacci dalla siepe
rifinita d’alloro.
Gli uccelli non ti volano attorno,
il vento non ti scompiglia i capelli,
gatti e cani scappano via;
i bimbi felici non ti vedono,
solo le mamme avvertono la tua presenza,
temono un tuo cenno casuale.
E tu sei lì,
impassibile,
a sancire la profondità
del viale della vita.
Nino Silenzi
I sogni – si dice – muoiono all’alba.
Per me non è così.
Appena sveglio,
comincio a sognare
mondi sconfinati
cieli profondissimi
colline apriche
verdi vallate amene
placidi lenti fiumi
mari sussurranti.
…Tante cose vorrei fare,
tante cose avrei voluto fare…
È una continua scorribanda
in quel mondo di pace serena
che termina sempre
sul far della sera,
quando i fiori stanchi
chinano le teste,
col vano assalto
al castello dei Desideri.
Amore, Pace, Gioia,
Bellezza, Piacere,
Successo, Ricchezza,
Immortalità
si mostrano avvolti
nelle loro vesti
d’oro e zaffiro;
dall’alto dei merli
dispensano a piene mani
i loro preziosi tesori,
fatti d’aria e vento,
illusioni vaganti,
che danzano lievi volando,
e scoppiano come iridescenti
bolle di sapone.
Svaniscono infine
i sognati Desideri
nella notte bruna
e lasciano il posto
ai Cavalieri di Morfeo
che si avventureranno nelle foreste
inesplorate dell’Inconscio
della mia Mente.
Nino Silenzi
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