Khi (o Chi)*

 
Khi, chi siamo noi
poeti per le vie di Parigi,
ventiduesima lettera di quale alfabeto
Un verso dopo l’altro senza pretesa
Angolo piatto d’ osservazione
e una domanda
 .
Khi, chi siamo noi
khi
la corda tesa sul ponte sospeso
l’ago che penetra la seta
l’arco su cui l’arciere imposta la mano
e stringe
la presunzione e l’umiltà del poeta
la prepotenza delle affermazioni
la denuncia
 .
Siamo la parte molle
dove comincia il cuore,
l’oro l’argento l’alchimia dei sensi
e il bronzo
Bronzo che adorna e narra
Vocabolario confabula-rio e anima
Voce che mira al centro e a volte inciampa
Noi
che camminiamo senza pestar le righe
in direzione del  Campo dei Miracoli
Ci basta un soffio per un desiderio
sui fiori bianco-nuvola di tarassaco
 .
Siamo la giostra dei cavalli
sotto il Sacro Cuore
Zucchero, marzapane, passamaneria
Ma anche la via
dove cammina tanta tanta gente
e fanno male i piedi
e fa male anche il cuore
 .
Identità una
ma dentro  il mondo
“Buongiorno buonasera, arrivederci!
Famiglia bene, casa, lavoro
Famiglia, figli,
lavoro…forse…”
 .
Arrivederci nelle agorà, ai crocevia
ai  rendez-vous
nelle metropoli della Speranza
negli angoli
di cattedrali dell’indifferenza      
 .
Vite all’insegna dell’improvvisazione
nelle veloci viscere d’una città che corre
 .
Il musicista appoggia il suo cappello
in terra nei sotterranei del metrò
Dalla custodia estrae il violino
La donna sua
ninna il bambino
su uno scalino poco più in là
 .
Stupenda immagine per un souvenir
Altra realtà di vita metropolitana
Ma una fotografia non palpita,
ha i suoi confini
Resta quello che resta
dei suoni tra la confusione
Resta  inviolabile,
sacra, impalpabile,
la melodia infinita di  quelle immagini
 .
Mille candele accese in Notre Dame
sono le nostre invocazioni
davanti a un Cristo
nero, alto e sudato
Scie luminose salgono
sfuggendo all’occhio umano
 .
Nelle risorse di una fotografia fallita
crogiola l’immaginario del poeta
Il resto è
grandi parentesi di adattamento
di vita strattonata e respiro piccolo.
 .
Luoghi  di Re,  Prelati, Colonizzatori
oggi  essi stessi colonizzati
dalle diversità
 Tematiche
Che si consumano nei simposi
 Per le risposte forse domani
 Domani, forse…
 .
 Però,
 com’è leggero il polistirolo!
 Si può anche giocare a far la neve
 

Paola Bonetti

* Khi o Chi è la XXII^ lettera dell’alfabeto greco

Published in: on dicembre 13, 2013 at 06:53  Comments (5)  

Bella, bella da morire

(alla notte)

Tu notte
che fai sentire il sangue
pulsare negli orecchi
che le sirene
si odono lontane
e chissà per chi…
Se fosse il sonno
a rapire i miei pensieri
se fosse il blu
a disegnare i sogni
non sarei qui
a scrivere di te
Ma cosa perderei
di tanti gesti lievi,
di suoni mancati,
del senso che avvolge
No,
io ti ringrazio notte!
Perché sei bella!
Fra  te e il mare
è un incontro d’amore
Tu donna
lui
uomo
che narra del prode Ulisse
Ed io
m’incanto….
Perché sei bella!
Tanto!
Bella da morire

Paola Bonetti

Published in: on novembre 23, 2013 at 07:46  Comments (8)