Ecco, ho in mano l’ultimo dei tuoi libri,
splendidi e lontani come galassie,
pieni del tuo splendido
proletariato tutto inventato.
E ti rivedo nel tuo eterno sessantotto,
sciarpa rossa e capelli al vento,
correre lungo le vetrine
disegnando falci e martelli rossi
senza mai infrangerle.
E di chi lo faceva non t’importava
e ti prendevi le colpe.
E davi del fascista ad un compagno
perché ammazzava un gatto
correndo ad un picchetto.
Il comunismo adesso… il comunismo
dopo il futuro… solo dolcezza
solo carezza, solo sorriso e delicatezza.
Lontano come galassia.
Patrizia Tomba