Poco a poco stai entrando nella mia assenza

POCO A POCO VAS ENTRANDO EN MI AUSENCIA

Poco a poco vas entrando en mi ausencia
gota por gota llenando mi copa vacía
allí donde soy sombra no cesas de aparecer
porque tan sólo en ti las cosas se hacen reales
alejas el absurdo y me otorgas sentido
lo que recuerdo de mí es lo que tú eres
llegó a tus orillas como un mar invisible

§

Poco a poco stai entrando nella mia assenza
goccia a goccia riempendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perché soltanto in te le cose si fanno reali
allontani l’assurdo e mi dai un senso
ciò che ricordo di me è quello che sei
giungo alle tue sponde come un mare invisibile

ALEJANDRO JODOROWSKY

Published in: on dicembre 22, 2017 at 07:14  Comments (3)  

Di silenzio in silenzio

CAYENDO DE SILENCIO EN SILENCIO

Cayendo de silencio en silencio
alrededor de tanta ausencia
me precipito hacia tus besos
esperando llegar al infinito centro
Pero la duda empaña mi certeza
La verdad es que no has estado nunca
y yo te añoro en el futuro

§

Di silenzio in silenzio cadendo
all’intorno di tanta assenza
precipito verso i tuoi baci
sperando d’arrivare al centro infinito
Ma il dubbio appanna la mia certezza
Verità è che non sei mai stata
e ti rimpiango nel futuro

ALEJANDRO JODOROWSKY

Published in: on marzo 15, 2016 at 07:14  Comments (1)  

Nonostante la tua assenza

AÚN TU AUSENCIA

Me revuelco en todas las cenizas

tratando de encontrar el solo fuego.

Me siento a conversar con la sombra

que un día de verano olvidaste en el sofá.

Soy el sueño de las huellas de unos pasos

que una noche perdieron la memoria.

Nadie anduvo nunca por aquí.

Se renta el cuarto vacío

de una casa que ya no existe más.

§

Mi rotolo in tutte le ceneri
cercando di trovare l’unico fuoco
Mi siedo a conversare con l’ombra
che un giorno d’estate dimenticasti sul divano.
Sono il sogno delle orme di alcuni passi
che una notte persero la memoria.
Nessuno mai è passato di qui.
S’affitta la camera vuota
di una casa che ormai più non esiste.

ALEJANDRO JODOROWSKY

Published in: on ottobre 31, 2014 at 07:31  Comments (1)  

Autoritratto

Jodorowsky

AUTORRETRATO

Me gusta desarrollar mi conciencia para comprender porqué estoy vivo, qué es mi cuerpo y qué debo hacer para cooperar con los designios del universo.
No me gusta la gente que acumula datos inútiles y se crea conductas postizas plagiadas de personalidades importantes.
Me gusta respetar a los otros no por las desviaciones narcisistas de los demás sino por su desarrollo interno.
No me gusta la gente cuya mente no sabe descansar en silencio, cuyo corazón critica a los otros sin cesar, cuyo sexo vive insatisfecho, cuyo cuerpo se intoxica sin saber agradecer estar vivo, porque cada segundo de vida es un regalo sublime.
Me gusta envejecer porque el tiempo disuelve lo superfluo y conserva lo esencial.
No me gusta la gente que por amarres infantiles a mentiras las convierte en supersticiones.
No me gusta que haya un Papa que predica sin compartir su alma con una “Papisa”.
No me gusta que la religión esté en manos de hombres que desprecian a las mujeres.
Me gusta colaborar y no competir, me gusta descubrir en cada ser esa joya eterna que podríamos llamar dios Interior.
No me gusta el arte que diviniza el ombligo de quien lo practica.
Me gusta el arte que sirve para sanar.
No me gustan los tontos graves y me gusta todo aquello que provoca la risa, porque la comicidad crea conciencia.
Me gusta enfrentar voluntariamente mi sufrimiento, con el objeto de expandir mi conciencia.

§

Mi piace sviluppare la mia coscienza per capire perchè sono vivo, cos’è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i disegni dell’universo.
Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili e si crea false forme di condotta, plagiata da personalità importanti.
Mi piace rispettare gli altri, non per via delle deviazioni narcisistiche della loro personalità, ma per come si sono evolute interiormente.
Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio, il cui cuore critica gli altri senza sosta, la cui sessualità vive insoddisfatta, il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivo, perché ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace invecchiare perchè il tempo dissolve il superfluo e conserva l’essenziale.
Non mi piace la gente che per retaggi infantili trasforma le bugie in superstizioni.
Non mi piace che ci sia un Papa che predica senza condividere la sua anima con una “Papessa“.
Non mi piace che la religione sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.
Mi piace collaborare e non competere. Mi piace scoprire in ogni essere quella gioia eterna che potremmo chiamare dio interiore.
Non mi piace l’arte che serve solo a celebrare il suo esecutore.
Mi piace l’arte che serve per guarire.
Non mi piacciono le persone troppo stupide.
Mi piace tutto ciò che provoca il riso.
Mi piace affrontare volontariamente la mia sofferenza, con l’obiettivo di espandere la mia coscienza.

ALEJANDRO JODOROWSKY

Published in: on gennaio 25, 2014 at 07:18  Comments (5)