Sull’ onda che sussurra
vola una brezza franca;
trine di spuma bianca
fioriscon l’onda azzurra.
Di fiotti e di querele
affanna il mar le rive;
com’ ali fuggitive
passan lontan le vele.
Per sabbie e per ghiareti,
fra l’àlighe odoranti,
i pescatori ansanti
traggon dal mar le reti.
Infaticati e rudi
s’alternano al cimento;
sferzano il sole e il vento
i corpi seminudi.
Validi corpi in grame
vesti: petti villosi,
lacerti poderosi,
tinti in color di rame.
Dietro la tesa fune
ecco una rete oscilla;
guizza la preda e brilla
dentro le maglie brune …
Or chi vuol ricordare
pericoli e strapazzi?
Buona pesca, ragazzi!
Sia benedetto il mare!
ARTURO GRAF