Fantasima

Tu che t’infili nel letto insieme a me
per far baldoria
fantasima con piedi
ascelle ed altro non lavati
non esorcizzati
hai l’odore e l’osceno
profilo della memoria

BARTOLO CATTAFI

Published in: on giugno 9, 2021 at 07:37  Lascia un commento  

Partenza da Greenwich

Si parte sempre da Greenwich
dallo zero segnato in ogni carta e in questo
grigio sereno colore d’Inghilterra.
Armi e bagagli, belle
speranze a prua,
sprezzando le tavole dei numeri
i calcoli che scattano scorrevoli
come toppe addolcite
da un olio armonioso, in un’esatta
prigione.
Troppe prede s’aggirano tra i fuochi
delle Isole, e navi al largo,
piene, panciute, buone
per essere abbordate dalla ciurma
sciamata ai Tropici
votata alla cattura
di sogni difficili, feroci.
Ed alghe, spume,
il fondo azzurro in cui
pesca il gabbiano azzurro del ricordo
posati accanto al grigio
disteso colore
degli occhi, del cuore, della mente,
guano australe ai semi
superstiti del mondo.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on gennaio 3, 2020 at 07:48  Lascia un commento  

A questo punto

A questo punto si giunse
chinati per terra a ringraziare
che il tuo fiato giunga
ai granelli di polvere
alle molecole celesti
che umilmente muova
una piccola dinamo d’amore.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on novembre 6, 2019 at 07:18  Lascia un commento  

Arcipelaghi

Maggio, di primo mattino
la mente gira su stessa come
un bel prisma un bel cristallo un poco
stordito dalla luce.
Dal soffitto si stacca
neroiridato ilare il festone
delle mosche,
posa su grandi carte azzurre
riparte e lascia
ronzando isole minime, arcipelaghi
forse d’Africa o d’Asia.
Intanto in cielo sempre più si svolge
la mesta bandiera della luce.
Prima di sera l’unghia
scrosta l’isole
le immagini superflue.
Le carte ridiventano deserte.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on aprile 22, 2015 at 07:00  Comments (5)  

Gesto

Non è vero che non successe nulla
quando tirasti fuori la mano dalla tasca
e a braccio teso tagliasti l’aria
da sinistra a destra
dall’alto verso il basso
successe che a braccio teso
tagliasti l’aria
e ciò ebbe il suo peso
l’aria non è più come prima
è tagliata.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on Maggio 9, 2012 at 07:38  Comments (10)  
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Robinson

Su un’isola deserta
di sabbie finissime
sempre pronte a franare nel nulla
fu duro tirare fuori
tutto dal proprio sacco
la terra l’acqua
per farne fango
col fango fare la compagna la capanna
e tirare la barca i remi che spesso
si mettevano di traverso
l’amo l’arma l’aratro
cavare fuori caino con abele
ricci rose conchiglie
ombre d’estate
focolari con angeli d’inverno.
La fatica fu quella d’inventare
i nomi i colori le funzioni
e le tre dimensioni da tagliare
nell’amorfa miniera misteriosa.
Fu pesante finanche posare
le mani stanche inesistenti
sui fianchi d’aria.

BARTOLO CATTAFI

Il senso giusto

Tutto quello che passa
per le tue mani
ha una dolce impronta
un senso giusto
un sapore di semi
si riscatta dall’onta
del suo essere plumbeo
ogni ruga si spiana
sull’arco della fronte
chi da te si diparte
a te ritorna
come un pane sparito
rifiorito nel forno.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on dicembre 30, 2010 at 06:59  Comments (3)  
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Oppio

Liquido respiro alterno aperto
di liscio mare ferrigno
con pigra una barca là nell’infinito
donde immensa volta di cielo s’inarca
E vi si appuntano
i cipressi che salgono dal mare
Neri, tagliando l’orizzonte
spalancano lo spazio
perché l’anima immota lo vachi
oziando nell’oppio dell’ora.

BARTOLO CATTAFI

Published in: on gennaio 8, 2010 at 07:04  Comments (4)  
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