Agonia dell’uomo della medicina

Addio, miei giovani fratelli!
Dai sacri luoghi arrivano gli dèi,
amavano per me.
Mai più ci rivedremo.
Ma all’arrivo di ogni pioggia,
fra i tuoni,
potrete sentire la mia voce
e tra di voi direte:
«Ecco nostro fratello che ci parla!»
E nel periodo del raccolto,
prestando ascolto ai grilli
e agli uccelli che volano sui campi
conoscerete sempre il mio volere.

CANTO NAVAJO

Published in: on aprile 11, 2021 at 07:39  Lascia un commento  

Canto dello spirito della terra

lo sono la voce
della Terra.
Tutto ciò che a essa appartiene
è mio,
tutto ciò che essa pensa
è mio,
tutto ciò che essa soffre
è mio,
ed è mio tutto ciò che la circonda.
Così è bene,
così tutto è perfetto.

CANTO NAVAJO

Published in: on Maggio 29, 2020 at 07:01  Comments (1)  

L’arrivo della primavera

Il polline dei fiori nell’aria
sospinto dal vento mi avvolge,
mi ricopre.
Sono prezioso, adesso.
Cammino sui sentieri della terra
con mocassini di arcobaleno.
Da oggi sono un altro:
sono Colui-che-ha-visto-l’alba-nuova.

CANTO NAVAJO

Published in: on febbraio 1, 2020 at 07:36  Comments (1)  

Il nuovo giorno

La tenda dell’alba si schiude
laggiù nella Terra del Giorno.
Il Fanciullo d’Aurora vi si appende
per dondolarsi dolcemente.
Tutt’intorno schiarisce.

CANTO NAVAJO

Published in: on febbraio 11, 2019 at 07:14  Comments (2)  

La creazione dell’universo

Nah-yeh-nez-gha’ni sparse la terra
di fiori colorati:
un mondo
eterno e senza guerra.
Intanto Klei-yah-nay-ya’
creava le montagne
e gli animali, anch’essi
dai mille colori.

Tso-ah-naht’le spruzzò il cielo
di stelle variopinte:
un cielo eterno e senza guerra.
Toh-ba’ad-zi-zi’ni portò poi l’acqua,
la pioggia e le scaglie di metallo
che fanno splendere il torrente:
acqua eterna e senza guerra.

CANTO NAVAJO

Published in: on giugno 23, 2014 at 07:30  Comments (3)  

Il cavallo

Il mio cavallo ha zoccoli d’agata
e garretti lievi come ali d’uccelli.
Una freccia piumata è il suo corpo,
la sua coda è una nuvola nera.
La sua criniera è di vento.
Due grandi stelle ha per occhi,
le sue orecchie sono come piante di mais,
e la sua testa è fatta d’acque impetuose
che sgorgano da sacre sorgenti.
I suoi denti sono candide conchiglie
che serrano briglie d’arcobaleno.

Quando il mio cavallo nitrisce
altri cavalli multicolori si accostano,
snelli e veloci come donnole.

Quando il mio cavallo nitrisce
io mi sento al sicuro.

CANTO NAVAJO