Tu, poesia, come serpe in letargo
tardi a destarti, quando siamo vecchi,
e non si sa se son sogni le gemme
che invece ributtano dal cuore secco,
e non si sa se anche questo non sia
già come l’ombra di un ramo fiorito:
o tu che fai compagnia all’età
che s’attarda e s’arrotola
freddolosa e incredula,
e che in desiderio e spavento
sei sempre più sola, poesia e patimento.
CARLO BETOCCHI