Se vierne la guerra

Se viene la guerra
non partirò soldato.

Ma di nuovo gli usati treni
porteranno i giovani soldati
lontano a morire dalle madri.

Se viene la guerra
non partirò soldato.

Sarò traditore
della vana patria.

Mi farò fucilare
come disertore.

Mia nonna da ragazzino
mi raccontava:

«Tu non eri ancora nato. Tua madre
ti aspettava. Io già pensavo
dentro il rifugio osceno
ma caldo di tanti corpi, gli uni
agli altri stretti, come tanti
apparenti fratelli, alle favole
che avrebbero portato il sonno
a te, che, Dio non voglia!,
non veda più guerre».

DARIO BELLEZZA

Published in: on aprile 26, 2021 at 07:07  Lascia un commento  

M’impaura

M’impaura la mia incerta voce
che certo smania il suo tono
implacabile di verità. Una voce
sottile, smagata che corrode
l’anima mia nera di peccati.

DARIO BELLEZZA

Published in: on gennaio 5, 2020 at 06:54  Lascia un commento  

Andiamo a rubare

Andiamo a rubare: il furto si addice a un poeta!
Nessuno veramente sa che cosa sia, intero,
un poeta! Un grande sapiente o veggente?
Magari! O soltanto un criminale! Un ladro
di lumi, di vite clandestine vissute
nel silenzio dei giorni tutti uguali.

DARIO BELLEZZA
Published in: on Maggio 9, 2017 at 07:37  Comments (5)  

Tardi apparisti, sacra immagine!

Tardi apparisti, sacra immagine!
Certo potranno dire di avere
il tuo corpo consumato, io solo
l’odore della tua anima!
Ma sono ancora a ripetere le stanche
parole dell’amore, dopo che
perversione e peccato
via fuggirono da me reso pesante
dagli anni. Questa casa è vuota,
inesorabile, banale, piango
asciutte lacrime sopra il tuo viaggio
verso Napoli, Mergellina, il Vesuvio!
Io perché non partii? Restato
a contemplare i miei lutti,
la giovane follia saprà
addormentarsi fra le tue braccia
tenere…

DARIO BELLEZZA

Published in: on ottobre 19, 2015 at 07:46  Comments (3)  

Gatti

Ti basta un filo di cotone, un pezzo
di carta raggomitolando il tutto
niente parole per fortuna, solo
qualche bacetto dato di nascosto
al tuo faccino, davanti allo specchio
di tutte le meraviglie. In paradiso
ci andrai dritta, con vele bianche e
la fanfara, io a stento ti terrò
dietro sapendo di fermarmi
molto prima.

Rimorso a guardarti nella confusione;
sei solo una gatta, anzi sei una gatta,
una natura felice, un miracolo, un incanto:
quando agiti la coda o cerchi di afferrarla
sei più dispettosa di ogni ragazzo,
più dolce di ogni zucchero filato.
Ma il rimorso mi divora, sapessi,
pensando che dovrò lasciarti,
non sono fedele negli amori,
non so sacrificarmi.
Dimmi che fine farai
lasciami libero di decidere,
di perdermi in un altro destino.

DARIO BELLEZZA

Published in: on settembre 19, 2014 at 07:13  Comments (3)  

Morte segreta

Ora alla fine della tregua
tutto s’è adempiuto; vecchiaia
chiama morte e so che gioventù
è un lontano ricordo. Così
senza speranza di sapere mai
cosa stato sarei più che poeta
se non m’avesse tanta morte
dentro occluso e divorato, da me
prendo infernale commiato.

DARIO BELLEZZA

Published in: on febbraio 18, 2013 at 06:53  Comments (4)  

Dio mi moriva sul mare

Dio mi moriva sul mare

azzurro, sul suo pattino dove

mi aveva invitato ad andare.

Ma fu la gelosia, la normalità

dei ragazzi a spingermi a rifiutare,

ad alzare le spalle alle battute

salaci.

L’odore del mare riempiva

le navi e tu cantavi negli occhi

ridarella di vittoria.

DARIO BELLEZZA