I piloni fanno il fiume più bello

I piloni fanno il fiume più bello
e gli archi fanno il cielo più bello
negli archi la tua figura.
Più pura nell’azzurro è la luce d’argento
più bella la tua figura.
Più bella la luce d’argento nell’ombra degli archi
più bella della bionda Cerere la tua figura.

DINO CAMPANA

Published in: on giugno 15, 2021 at 07:30  Lascia un commento  

Siciliana

O Siciliana proterva opulente matrona
A le finestre ventose del vico marinaro
Nel seno della città percossa di suoni di navi e di carri
Classica mediterranea femina dei porti:
Pei grigi rosei della città di ardesia
Sonavano i clamori vespertini
E poi più quieti i rumori dentro la notte serena:
Vedevo alle finestre lucenti come le stelle
Passare le ombre de le famiglie marine: e canti
Udivo lenti ed ambigui ne le vene de la città
mediterranea:
Ch’era la notte fonda.
Mentre tu siciliana, dai cavi
Vetri in un torto giuoco
L’ombra cava e la luce vacillante
O siciliana, ai capezzoli
L’ombra rinchiusa tu eri
La Piovra de le notti mediterranee.
Cigolava cigolava cigolava di catene
La grù sul porto nel cavo de la notte serena:
E dentro il cavo de la notte serena
E nelle braccia di ferro
Il debole cuore batteva un più alto palpito: tu
La finestra avevi spenta:
Nuda mistica in alto cava
Infinitamente occhiuta devastazione era la notte
tirrena.

DINO CAMPANA

Published in: on febbraio 18, 2021 at 07:05  Lascia un commento  

Poesia semplice

.
Pace non cerco, guerra non sopporto
Tranquillo e solo vo nel mondo in sogno
Pieno di canti soffocati. Agogno
La nebbia ed il silenzio in un gran porto.
.
In un gran porto pien di vele lievi
Pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
Dolci ondulando, mentre che il sussurro
Del vento passa con accordi brevi.
.
E quegli accordi il vento se li porta
Lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
.
O quando o quando in un mattino ardente
L’anima mia si sveglierà nel sole
Nel sole eterno, libera e fremente.
.
DINO CAMPANA
Published in: on ottobre 9, 2020 at 07:37  Lascia un commento  

Nel porto di Genova

Al porto il battello si posa
nel crepuscolo che brilla
negli alberi quieti di frutti di luce,
nel paesaggio mitico
di navi nel seno dell’infinito
ne la sera
calida di felicità, lucente
in un grande in un grande velario
di diamanti disteso sul crepuscolo,
in mille e mille diamanti in un grande velario vivente
il battello si scarica
ininterrottamente cigolante,
instancabilmente introna
e la bandiera è calata e il mare e il cielo è d’oro
e sul molo
corrono i fanciulli e gridano
con gridi di felicità.
Già a frotte s’avventurano
i viaggiatori alla città tonante
che stende le sue piazze e le sue vie:
la grande luce mediterranea
s’è fusa in pietra di cenere:
pei vichi antichi e profondi
fragore di vita, gioia intensa e fugace:
velario d’oro di felicità
è il cielo ove il sole ricchissimo
lasciò le sue spoglie preziose
E la Città comprende
e s’accende
e la fiamma titilla ed assorbe
i resti magnificenti del sole,
e intesse un sudario d’oblio
iivino per gli uomini stanchi.
Perdute nel crepuscolo tonante
ombre di viaggiatori
vanno per la Superba
terribili e grotteschi come i ciechi.
Vasto, dentro un odor tenue vanito
di catrame, vegliato da le lune
elettriche, sul mare appena vivo
il vasto porto si addorme.

DINO CAMPANA

Published in: on aprile 23, 2020 at 07:13  Lascia un commento  

O poesia poesia poesia

O poesia poesia poesia

Sorgi, sorgi, sorgi

Su dalla febbre elettrica del selciato notturno.

Sfrenati dalle elastiche silhouttes equivoche

Guizza nello scatto e nell’urlo improvviso

Sopra l’anonima fucileria monotona

Delle voci instancabili come i flutti

Stride la troia perversa al quadrivio

Poiché l’elegantone le rubò il cagnolino

Saltella una cocotte cavalletta

Da un marciapiede a un altro tutta verde

E scortica le mie midolla il raschio ferrigno del tram

Silenzio – un gesto fulmineo

Ha generato una pioggia di stelle

Da un fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso

In un mantello di sangue vellutato occhieggiante

Silenzio ancora. Commenta secco

E sordo un revolver che annuncia

E chiude un altro destino

 

DINO CAMPANA

Published in: on gennaio 15, 2020 at 07:18  Lascia un commento  

Fine

Nel tepore della luce rossa, dentro le chiuse aule dove la luce affonda uguale dentro gli specchi all’infinito fioriscono sfioriscono bianchezze di trine.
La portiera nello sfarzo smesso di un giustacuore verde, le rughe del volto più dolci,
gli occhi che nel chiarore velano il nero guarda la porta d’argento.
Dell’amore si sente il fascino indefinito.
Governa una donna matura addolcita da una vita d’amore con un sorriso con un vago bagliore che è negli occhi il ricordo delle lacrime della voluttà.
Passano nella veglia opime di messi d’amore, leggere spole tessenti fantasie multicolori, errano, polvere luminosa che posa nell’enigma degli specchi.
La portiera guarda la porta d’argento.
Fuori è la notte chiomata di muti canti, pallido amor degli erranti.

DINO  CAMPANA

Published in: on Maggio 11, 2019 at 07:21  Comments (1)  

La sera di fiera

.
Il cuore stasera mi disse: non sai?
La rosabruna incantevole
Dorata da una chioma bionda:
E dagli occhi lucenti e bruni colei che di grazia
imperiale
Incantava la rosea
Freschezza dei mattini:
E tu seguivi nell’aria
La fresca incarnazione di un mattutino sogno:
E soleva vagare quando il sogno
E il profumo velavano le stelle
(Che tu amavi guardar dietro i cancelli
Le stelle le pallide notturne):
Che soleva passare silenziosa
E bianca come un volo di colombe
Certo è morta: non sai?
Era la notte
Di fiera della perfida Babele
Salente in fasci verso un cielo affastellato un paradiso
di fiamma
In lubrici fischi grotteschi
E tintinnare d’angeliche campanelle
E gridi e voci di prostitute
E pantomime d’Ofelia
Stillate dall’umile pianto delle lampade elettriche
.
…………………………………………………………………..
.
Una canzonetta volgaruccia era morta
E mi aveva lasciato il cuore nel dolore
E me ne andavo errando senz’amore
Lasciando il cuore mio di porta in porta:
Con Lei che non è nata eppure è morta
E mi ha lasciato il cuore senz’amore:
Eppure il cuore porta nel dolore:
Lasciando il cuore mio di porta in porta.
.
DINO CAMPANA
Published in: on novembre 7, 2018 at 06:58  Comments (1)  

Firenze vecchia

Ho visto il tuo palazzo palpitare
Di mille fiamme in una sera calda
O Firenze, il magnifico palazzo.
Già la folla à riempito la gran piazza
E vocia verso il suo palazzo vecchio
E beve la sua anima maliarda.
La confraternita di buona morte
Porta una bara sotto le tue mura:
Questo m’allieta questo m’assicura
Della tua forza di contro alla morte:
Non bruciano le tue ferree midolla
I tempi nuovi e non l’amaro agreste
Delle tue genti: in ricordanze in feste
L’àspero sangue sotto a te ribolla.
O ferro o sangue o fiamma è tutto fuoco
Che brucia la viltà dentro le vene!
A te dai petti e dalle gole piene,
Di gioia e forza un’inesausta polla!

DINO CAMPANA

Published in: on gennaio 26, 2018 at 07:01  Comments (4)  

Notturno teppista

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Firenze nel fondo era gorgo di luci di fremiti sordi:
Con ali di fuoco i lunghi rumori fuggenti
Del tram spaziavano: il fiume mostruoso
Torpido riluceva come un serpente a squame.
Su un circolo incerto le inquiete facce beffarde
Dei ladri, ed io tra i doppi lunghi cipressi uguali a fiaccole spente
Più aspro ai cipressi le siepi
Più aspro del fremer dei bussi,
Che dal mio cuore il mio amore,
Che dal mio cuore, l’amore un ruffiano che intonò e cantò:
Amo le vecchie troie
Gonfie lievitate di sperma
Che cadono come rospi a quattro zampe sovra la coltrice rossa
E aspettano e sbuffano ed ansimano
Flaccide come mantici.

DINO CAMPANA

Published in: on giugno 17, 2017 at 07:17  Comments (4)  

O poesia tu più non tornerai

O poesia tu più non tornerai
Eleganza eleganza
Arco teso della bellezza.
La carne è stanca, s’annebbia il cervello, si stanca
Palme grigie senza odore si allungano
Davanti al deserto del mare
Non campane, fischi che lacerano l’azzurro
Non canti, grida
E su questa aridità furente
La forma leggera dai sacri occhi bruni
Ondulante portando il tabernacolo del seno:
I cubi degli alti palazzi torreggiano
Minacciando enormi sull’erta ripida
Nell’ardore catastrofico.

DINO CAMPANA

Published in: on febbraio 28, 2017 at 07:25  Comments (2)