Prima che asciughino quei due o tre baci

Prima che asciughino quei due o tre baci
sulla fronte
e qui e lì,
ti chinerai per bere
acqua d’argento dallo specchio,
e se nessuno ti starà a guardare
ti toccherai le labbra con la bocca.

C’è un tempo in cui più svelto delle dita
che lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.

Forse stringerai tra le mani
i tuoi giovani capelli
e li solleverai sopra le spalle
perché somiglino piuttosto ad ali,
e davanti a loro prontamente correrai

dove proprio davanti agli occhi
e sul fondo estremo dell’aria
sta il grande, erto, conturbante
e dolce nulla,
che splende.

JAROSLAV SEIFERT

Published in: on ottobre 7, 2018 at 07:14  Comments (1)  

Rondò di primavera

Hai pelle chiara come bucaneve
ma le labbra profumano di rosa.
Monotone d’amor son le parole
e come posso ora utilizzarle,

mentre attendo che tu mi risponda
e confuso m’affretto ad ascoltarti?
Hai pelle chiara come bucaneve
ma le labbra profumano di rosa.

Alla fine però non m’ingannare
e la paura che ti vela gli occhi
rapidamente si sciolga, ti prego,

come la neve caduta l’anno scorso.
Hai pelle chiara come bucaneve
ma le labbra profumano di rosa.

JAROSLAV SEIFERT
Published in: on novembre 7, 2016 at 07:01  Comments (1)  

Ho veduto solo una volta

Ho veduto solo una volta
un sole così insanguinato.
E poi mai più.
Scendeva funesto sull’orizzonte
e sembrava
che qualcuno avesse sfondato la porta
dell’inferno.
Ho domandato alla specola
e ora so il perché.
L’inferno lo conosciamo, è dappertutto
e cammina su due gambe.
Ma il paradiso?
Può darsi che il paradiso non sia
null’altro
che un sorriso
atteso per lungo tempo,
e labbra
che bisbigliano il nostro nome.
E poi quel breve vertiginoso momento
quando ci è concesso di dimenticare
velocemente
quell’inferno.

JAROSLAV SEIFERT

Published in: on luglio 11, 2013 at 07:36  Comments (1)