
Un merlo scendeva da un larice,
vi risaliva, dal cortile;
il larice era ben verde
e giallo e pieno di sole.
I rami, già tutti in fiore.
lo, tra le foglie vedendolo:
«Oh che bel merlo » dicevo in me;
« che bella casa abita il merlo
che libertà di salire, scendere,
di zufolare fra i ramil »
Dai fiori ombreggiati ai rami
del larice, brillanti al sole,
mentre il merlo saltava,
io dissi queste parole:
« Peccato non essere un merlo »
io dissi « Un merlo essere». Ahimè,
quand’ ecco un cacciatore,
prese e spianò il fucile.
Cadde il merlo, nel cortile
LUIGI BARTOLINI