O mio amato, concedimi
di vederti. Non è
più vita la mia vita senza te.
Muore il loto senz’acqua, e la notte
senza la luna è vuota. Me la vita
abbandona se tu sei lontano.
Non passa mai la mia notte turbata
dall’ansia, il desiderio
morde il mio cuore invano.
Non ho più fame e sonno, né sa più
dalla mia bocca uscire la parola.
Per chi poi? Chi m’ascolta? Sono sola.
Vieni da me, o mio sposo,
raggiungimi, vieni
e spegni il fuoco della sofferenza.
Tu che conosci il mio cuore perché
mi fai soffrire? Ritorna
e allontana il dolore che in me
dilaga alla tua assenza.
Di vita in vita Mira è la tua schiava
ed il suo amore l’ha legato a te.
MĪRĀBĀĪ