A una foglia

Foglia, che lieve a la brezza cadesti
sotto i miei piedi, con mite richiamo
forse ti lagni perch’io ti calpesti.
Mentr’eri viva sul verde tuo ramo,
passai sovente, e di te non pensai;
morta ti penso, e mi sento che t’amo.

Tu pur coll’aure, coll’ombre, co’ rai
venivi amica nell’anima mia;
con lor d’amore indistinto t’amai.
Conversa in loto ed in polvere, o pia,
per vite nuove il perpetuo concento
seguiterai della prima armonia.
E io, che viva in me stesso ti sento,
cadrò tra breve, e darò del mio frale
al fiore, all’onda, all’elettrico, al vento.
Ma te, de’ cieli nell’alto, sull’ale
recherà grato lo spirito mio;
e, pura idea, di sorriso immortale
sorriderai nel sorriso di Dio.

NICCOLO’ TOMMASEO

Published in: on aprile 13, 2020 at 07:48  Comments (1)  

Fede

Se, di dolor superbi inebriato
o d’amaro gioir, me stesso obblìo,
negl’intimi del cor voce di Dio;
mi ferisce, e mi morde il mio peccato.

Pur m’è caro il rimorso. E, umiliato,
sento un soave di patir desìo:
e le mie piaghe a’ falli altrui più pio
mi fanno; e dico: anch’ei di donna è nato.

E cerco il cielo, e dalla valle oscura
l’occhio, con mesto amor pien di speranza
le belle cime, ch’io perdei, misura.

Temo, Signor, di me: fido in te solo,
che alla raggiante tua libera stanza,
Dio de’ pentiti, ci trarrai d’un volo.

NICCOLO’ TOMMASEO

Published in: on dicembre 18, 2017 at 07:07  Lascia un commento