Che garbo ha il nostro
corpo nel suo lasciarci
lentamente,
temendo di farci male
con un colpo improvviso.
Lentamente vogliosamente
come una bella semiaddormentata
ci tesse
piccole rughe di luce e di saggezza
non crepe di terremoto
un aèrea rete di terribili solchi.
Quanta bontà rivela il nostro corpo
che non ci muta il volto
tutto a un tratto
che non ci spezza le ossa
con un sol colpo
no, prudentemente
come una pallida luna che ci versi addosso
il suo bagliore
ci illumina
di una rete di tristi nervi
ripiega la nostra pelle agli angoli
indurisce la colonna vertebrale
per farci sopportare tutto ciò
che bellezza che garbo ha
il nostro corpo che lento ci tradisce
che cortese ci prepara
raccontandoci sottovoce
a poco a poco un’ora dopo l’altra
che se ne va.
RAQUEL CHALFI