Ho incontrato una sposa con du’ sporte
passeggiando vicino all’Argin Grosso
e la mi fa: “l’ho vista ai palasporte
e manca poo mi sono pisciata addosso!”
Queste che qui son frasi strepitose
che mi stroncano di soddisfazione
perché per me far ridere le spose
l’è meglio che esser papa o faraone
Ai palasport ridevano sul serio
ridevano anche i cinesi a San Donnino
rideva i centro destra e Primicerio
fra gli zingari senza tesserino
Mi piace di Firenze ogni viuzza
ogni zolla che tocco il cor m’infiamma
ogni cosa che odoro, anche se puzza
per me profuma come la mi’ mamma
Mi piace sia toscana la mi’ vita
e ci ho un sogno rinchiuso nel cassetto
guardar Masaccio co’ una ribollita
e Piero co’ fagioli all’uccelletto
Salire in vetta a i campanil di Giotto
con Cavalcanti, e quando tutto è pronto
legger Guido, mangiare un lampredotto
e urlar forte: “Firenze, fammi i’ conto!”
E la lingua toscana? M’appassiona!
Amo ogni frase di questa città
da “Amor c’ha nullo amato amar perdona”
a “Quella bucaiola di to mà!”
Grazie Firenze, proprio grazie tante
mi fermo perché il cuore mi rimbomba
e anche perché se mi sentisse Dante
e si rivolterebbe nella tomba.
ROBERTO BENIGNI