Il restauratore ha ricordi da micromosaici
tesserine cocci d’anima
dei colori inventati dal cielo
come i tramonti
e le albe
che sono sempre loro
manòn … ma non sono mai uguali…
come i fiori
che tu sai tagliare quando…
quando ancora non sono…
nel tuo vaso d’ingresso…
tu sei il Restauratore
tu sai rincollare i cocci e l’amore.
Il restauratore

Nel silenzio


Piove


Piccola anima
( A piedi Nudi )
Gli avevo tolto le scarpe
per farla correre ancora.
sul cuore sola
poi sui cocci rotti
ha camminato
Ora piange e singhiozza
in cerca di qualcuno
per farsi dare
un bacio
che poi passa

Tulipani

Sul poggiolo del desiderio
frantumo, incauto
il vaso del tempo in cocci di nostalgia. – Ne colgo lieve il tocco di tulipani sfatti, velluto pesca di baci sfioriti. – Lacrime aguzze feriscono allora impronte a ritroso. – Sanguina triste una carezza appassita

La voce del cuore

La voce del cuore vive in me e viene da lontano. Ha strisciato sui ghiacciai perenni e ha cantato nell’aurora boreale, ha carezzato deserti infuocati e si è di divertita con la rosa del deserto, si è imbattuta nella tempesta lunare e ha rischiato di sparire nel vorace buco nero. Si è cibata dei cocci rotti dal vento e si è smarrita nei sospiri degli innamorati, ha preso fiato dalle immacolate vette e si è fatta silenzio; è tornata docile nel mio petto come tenero agnellino, domata dall’abile maestro. Sento che il calice è traboccante, lo berrò tutto d’un fiato senza versarne neanche una goccia.
Roberta Bagnoli

Libertà
Ho ravvisato la tua immagine
arroccata da un muro di vetro,
ho martellato coi pugni di rabbia
le bitte, il timone, gli ormeggi,
per poterti afferrare,
ho strappato la pelle alla terra
inzuppata di cocci di vetro,
ho inalveato il mio fiume
verso il tuo letto
per confondere le nostre acque,
ho bruschinato le ingiurie del peso
come crespe sulla mia fronte
con la spazzola delle illusioni
per condurti alla quintessenza,
ho cecato gli occhi del giorno
per nascondere il buio del cuore,
ho coltivato nel libro dei sogni
cristalli di stelle
per regalarli ai tuoi occhi,
ho investito le suole dei piedi
per deserti, per nuvole e mari,
ho contato gli occhi, buttati
come sassi sulla mia pelle,
ho consumato tutti i pensieri…
ma sono arrivato troppo presto
quando non eri ancora nata
perciò non ho potuto abbracciarti.

C’è modo e modo

d’entrare nella vita d’altri anche in amore c’è modo e modo di sentirne respiro senza rapirlo ma goderne di soffio c’è modo e modo d’ essere presenza e pensiero costante nell’altrui mente… anche in amore C’è modo e modo di toccarsi le spalle quando fa giorno senza sentire peso e perdersi in schiarite solo di gesti e non ruminare rinunce. C’è modo e modo di raccogliere cocci per farne uno specchio insieme senza rovistarne le punte per ferire… in ogni frammento parti di noi che paiono ritagli di vita senza più l’armonia di un insieme, di unico respiro unica musica che ora tace e ci troviamo lontani spinti dalla paura di un non ritrovarsi uno nei pensieri dell’altra. Tu forse anche tu lo sai laddove i sogni rimangono nostri ci si può ritrovare per stabilire confine all’anima. C’è solo un modo quello di guardare insieme la notte alta e darsi la mano chè il cuore non si spauri.

Trasloco
Parte della fragilità
svanisce
accartocciata nella voragine
di scatoloni senza fondo,
recupero
masse inquietanti di vissuti
rifiuti smessi
privi di valore
oggetti da dimenticare
quadri
suppellettili e
cocci rotti
da recuperare…
Bianche pareti vuote
incorniciate dalle ombre
con specchi opachi
che vanno ripuliti
perchè riflettano
una nuova vita…
