
Danila Oppio
Danila Oppio
SONNET 116
Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O, no! it is an ever-fixèd mark,
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth’s unknown, although his height be taken.
Love’s not Time’s fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle’s compass come;
Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom.
If this be error and upon me proved,
I never writ, nor no man ever loved.
§
Non sia mai ch’io ponga impedimenti all’unione di anime fedeli; amore non è amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando
l’altro si allontana.
Oh, no!
Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta
e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste
al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.
WILLIAM SHAKESPEARE
Mort, j’appelle de ta rigueur,
Qui m’as ma maîtresse ravie,
Et n’es pas encore assouvie
Si tu ne me tiens en langueur :
Onc puis n’eus force ni vigueur ;
Mais que te nuisoit-elle en vie,
Mort ?
Deux étions et n’avions qu’un coeur ;
S’il est mort, force est que dévie,
Voire, ou que je vive sans vie
Comme les images, par coeur,
Mort !
§
Morte, mi appello contro il tuo rigore
tu che la donna mia ti sei rapita
sazia non sei ancor, non hai finito?
non tenermi così sempre in languore.
Da allora non ebbi più forza e vigore;
che male ti faceva essendo in vita,
Morte?
Eravamo due, non avevamo che un cuore;
se è morto, è d’uopo ch’esca dalla vita,
oppure che io viva senza vita,
come di immagini vano errore,
Morte!
FRANÇOIS VILLON
DEL TIRANO
¿Del tirano? Del tirano
Di todo, ¡di más!; y clava
Con furia de mano esclava
Sobre su oprobio al tirano.
¿Del error? Pues del error
Di el antro, di las veredas
Oscuras: di cuanto puedas
Del tirano y del error.
¿De mujer? Pues puede ser
Que mueras de su mordida;
¡Pero no empañes tu vida
Diciendo mal de mujer!
§
Del tiranno? Del tiranno
dì tutto, dì di più! E inchioda
con furia di mano schiava
sopra il suo obbrobrio il tiranno.
Dell’errore? Ah, dell’errore
dì l’antro, dì i viottoli
tenebrosi: dì quanto puoi
del tiranno e dell’errore.
Della Donna? Ebbene, può darsi
che tu muoia del suo morso;
ma non macchiar la tua vita
dicendo male di Donna
JOSÉ MARTÍ
Nelle mani del tempo,
nel vuoto d’idee,
s’affaccia alla luce
una nuova speranza.
E’ fede di noi, novelli profeti
che stiamo gridando
in tutte le piazze
che siamo cresciuti
che non c’ingannate.
Finiti gli orpelli,
i fronzoli belli,
le frasi ad effetto
per chi se la beve
orbato di tutto.
Non c’è più danza
intorno ai totem,
né schiene prostrate
per i potenti di turno.
E’ finita le legna per i falò,
falsi traguardi senza futuro,
stupidi led raschianti il cervello.
Avete commesso un tragico errore:
ci siamo messi a capire da soli
intrecciando parole e pensieri,
costruendo la rete
che vi ha denudato.
I look at you all see the love there that’s sleeping
While my guitar gently weeps
I look at the floor and I see it needs sweeping
Still my guitar gently weeps
I don’t know why nobody told you
How to unfold your love
I don’t know how someone controlled you
They bought and sold you
I look at the world and I notice it’s turning
While my guitar gently weeps
With every mistake we must surely be learning
Still my guitar gently weeps
Well…
I don’t know how you were diverted
You were perverted too
I don’t know how you were inverted
No one alerted you
I look at you all see the love there that’s sleeping
While my guitar gently weeps
Look at you all
Still my guitar gently weeps
§
MENTRE LA MIA CHITARRA PIANGE DOLCEMENTE
Vi guardo tutti, vedo l’amore là che dorme
Mentre la mia chitarra piange dolcemente
Guardo il pavimento e vedo che è da pulire
Ancora la mia chitarra piange dolcemente
Non so perchè
Nessuno vi ha detto
Come rivelare il vostro amore
Non so come
Qualcuno vi ha tenuto sotto controllo
Vi hanno comprato e venduto
Guardo il mondo e mi accorgo che gira
Mentre la mia chitarra piange dolcemente
Con ogni errore da cui forse dobbiamo imparare
Ancora la mia chitarra piange dolcemente
Non so come
Siate stati sviati
Siete stati anche corrotti
Non so come
Siate stati capovolti
Nessuno vi ha messo in guardia
Vi guardo tutti, vedo l’amore là che dorme
Mentre la mia chitarra piange dolcemente
Vi guardo tutti
Ancora la mia chitarra piange dolcemente
GEORGE HARRISON
Il dolore è uno scultore
tacito, come il sonno che tarda a venire
tacito, come un campo di grano dopo la mietitura.
Il dolore stringe
nella sua morsa d’errore
matura
trema- trancia- tritura
avendo cura di gonfi singhiozzi.
Voglio che scoppi
come un palloncino
allora ne sentirò il cicaleccio…
Uomo che hai il deserto nel cuore
stoppa della frenesia
l’impulso di un’insaziabile
piacere dal gusto ignoto,
rallenta la tua corsa
quando spingi forte l’acceleratore
della fantasia solo un dissapore,
inequivocabile gioco di pazzia
della tua mente, caduta
per errore nelle mani di colei
che si fa chiamare “perversione”