Parlano silenziose, scavano a fondo, come un aratro ad abradere il torpore del silenzioso maggese. Furtivo, il raggio di sole dà vita alle zolle, così il calore dà sollievo alle pene, ai tumultuosi pensieri … celati, in rivolta. Così, inerme, in prezioso abbandono, la mente s’arrende, distesa adesso come docil quadro al suo pittore, tra le tue mani a cornice, la pace, come nella campagna presto al mattino.
C’è chi ti chiama a torto sorella, c’è chi stupido ti cerca e ti adora, c’è chi poeta ti chiama signora, chi come me dalla mente ti cancella
Io per te non nutro nessuna stima la tua presenza odiosa non accetto, fastidio è sentirti respirare vicina stando ad un passo dal mio letto.
Non perdi la minima occasione per mostrare il fascino perverso che in me scenda come attrazione e a te mi leghi per sempre e perso
Verrà purtroppo il dì dell’incontro, sarai tu a decidere, stanca dell’attesa, il modo e lo scenario del confronto ma è certo che di me non vedrai la resa.
Semmai sarò il tuo fedele sposo lo sarò con quell’abito che mi resta. Ti donerò il mio corpo nudo e corroso, donato avrò alla vita quello della festa.
La mente
esalta
l’anima
e
l’invola
al cielo
stellato…
da fantastiche,
evanescenti
immagini
Concreto
è
il miraggio
Vivo
e forte
il pensiero
sprezzante
e
sicuro
Supremo…
profana
gli indugi
avverso
la realtà
che opprime,
e
incatena…il cuore
Quando la strada è stretta e di sassi e macigni è pieno il cuore, quando l’acqua tracima e la sponda inonda e spazza il fiume, quando il vento soffia e sconvolge via finanche i tuoi pensieri, quando l’animo piange e tu distilli sangue e nostalgia, ecco s’affaccia lei, tenera e dolce, con quattro versi in croce ed è poesia. Il cuore ti lava, la mente ti riempie di dolcezza, il petto t’allaga d’angoscia e tenerezza, finanche qualche lacrima poi sfugge, scorre sul tuo volto sfiancato, ti libera gli affanni e poi risorgi franco e rinnovato!
Nella mia mente future visioni all’insegna dell’incertezza… E mi accingevo così nella notte a bere una camomilla allo spleen e a non prender posa sulla mia metà vuota.
Va verso il mare e m’incanto a guardare,
l’acqua la culla e lei sembra dormire.
Fronde s’inchinan, col loro stormire
par che un saluto le vogliano dare.
.
Lieve la veste disvela le forme,
con le sue labbra ricama un sorriso,
nella sua mente rimangono incise
false promesse e dolenti quell’orme.
.
Alma che volle sol segni d’amore,
perse ragion con le grandi illusioni,
marcio sfuggì con le oscure emozioni.
.
Or che nel mar troverà liete l’ore
e svaniran le frementi passioni,
potrà cantar le più dolci canzoni.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I’m not sleepy and there is no place I’m going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.
Though I know that evenin’s empire has returned into sand,
Vanished from my hand,
Left me blindly here to stand but still not sleeping.
My weariness amazes me, I’m branded on my feet,
I have no one to meet
And the ancient empty street’s too dead for dreaming.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I’m not sleepy and there is no place I’m going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.
Take me on a trip upon your magic swirlin’ ship,
My senses have been stripped, my hands can’t feel to grip,
My toes too numb to step, wait only for my boot heels
To be wanderin’.
I’m ready to go anywhere, I’m ready for to fade
Into my own parade, cast your dancing spell my way,
I promise to go under it.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I’m not sleepy and there is no place I’m going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.
Though you might hear laughin’, spinnin’, swingin’ madly across the sun,
It’s not aimed at anyone, it’s just escapin’ on the run
And but for the sky there are no fences facin’.
And if you hear vague traces of skippin’ reels of rhyme
To your tambourine in time, it’s just a ragged clown behind,
I wouldn’t pay it any mind, it’s just a shadow you’re
Seein’ that he’s chasing.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I’m not sleepy and there is no place I’m going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.
Then take me disappearin’ through the smoke rings of my mind,
Down the foggy ruins of time, far past the frozen leaves,
The haunted, frightened trees, out to the windy beach,
Far from the twisted reach of crazy sorrow.
Yes, to dance beneath the diamond sky with one hand waving free,
Silhouetted by the sea, circled by the circus sands,
With all memory and fate driven deep beneath the waves,
Let me forget about today until tomorrow.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
I’m not sleepy and there is no place I’m going to.
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.
§
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò
Sebbene io so che l’impero della sera si è trasformato in sabbia
Svanito dalle mie mani
resto qui cieco ma ancora insonne
la mia stanchezza mi stupisce, sono fisso sui miei piedi
non ho nessuno da incontrare
e la vecchia strada vuota è troppo morta per sognare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò
Portami in un viaggio sulla tua magica nave turbinante
i miei sensi sono spogli, le mie mani non hanno presa
le dita dei miei piedi troppo intorpidite per camminare
aspettano solo i tacchi dei miei stivali per vagabondare
Sono pronto per andare dovunque, sono pronto a svanire
nella mia parata personale, lancia il tuo incantesimo danzante,
prometto di sottopormici
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò
Sebbene tu senta ridere, ruotare, dondolare follemente attraverso il sole
ciò non è indirizzato a nessuno, semplicemente sta scappando di corsa
e tranne che il cielo non trova barriere
E se tu senti vaghe tracce di mulinelli di rime saltellanti
al tempo del tuo tamburino, non è altro che un lacero pagliaccio
Fosse per me non gli presterei alcuna intenzione, vedi bene che è solo
un’ombra quella che insegue
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò
Allora fammi scomparire tra gli anelli di fumo della mia mente
giù nelle brumose rovine del tempo, lontano dalle foglie gelate
dai terrifici alberi infestati dai fantasmi, su spiagge ventose,
fuori dal corso attorcigliato del folle dolore
Sì, danzare sotto il cielo adamantino con una mano che fluttua libera
stagliata contro il mare, con intorno un cerchio di sabbia,
con i ricordi ed il destino persi nelle onde
lasciami scordare l’oggi fino a domani
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Non ho sonno e non c’è nessun posto dove andare
Hey! Signor Tamburino, suonami una canzone
Nel mattino tintinnante ti seguirò
Where the mind is without fear and the head is held high
Where knowledge is free
Where the world has not been broken up into fragments
By narrow domestic walls
Where words come out from the depth of truth
Where tireless striving stretches its arms towards perfection
Where the clear stream of reason has not lost its way
Into the dreary desert sand of dead habit
Where the mind is led forward by thee
Into ever-widening thought and action
Into that heaven of freedom, my Father, let my country awake.
§
Dove la mente non conosce paura e la testa si tiene alta,
dove il sapere è libero,
dove il mondo non è frazionato dalle anguste pareti domestiche.
dove le parole sgorgano dalle profondità del vero,
dove lo sforzo instancabile tende le braccia verso la perfezione,
dove il limpido ruscello della ragione non ha deviato
nel monotono deserto sabbioso delle viete abitudini,
dove la mente è da Te indotta
verso pensiero ed azioni sempre più vasti:
sotto questo cielo di libertà, Padre mio,
fà che il mio popolo si desti.
Quante volte mi sono chiesto cosa cercavo in questo mondo Eri forse tu la mia macchina dei sogni Ho voluto crederci ho conservato intatti i miei sogni E la mia speranza come una luce che illuminava le mie notti insonni La mia mente fragile non voleva capire vedere sentire Ogni vita come nelle fiabe ha una fine Questa era la mia fiaba ed il nulla la mia fine Resta un sordo ronzio ad accettare l’ultimo comando Lui ubbidiente spietato eseguirà impassibile Cercando soltanto la conferma di un addio