Sei venuta di nuovo, mia triste musa

Sei venuta di nuovo, mia triste musa.
Non temere, sono instancabile.
Come una medusa, fluttua sul mondo l’autunno,
e le foglie umide cadono sul lastricato.
Tu sei venuta con i sandaletti leggeri,
la mantellina appena gettata sulle spalle.
Oh, sei venuta col maltempo, da lontano,
così sola soletta nella notte!
Dove sei stata, nell’Universo o a Sparta?
A quali secoli hai brillato nella foschia?
E con quale carta inconfessabile
trovi i poeti sulla terra?
A loro detti la sorte, non i versi.
La tua fronte è nobile e luminosa.
Ci sono poeti migliori e più fortunati.
Grazie per aver scelto me.

LINA KOSTENKO

Published in: on gennaio 17, 2021 at 07:44  Comments (1)