Non potrai chiudermi in un angolo,
scacciarmi dal tuo esistere e andare
da sola per quella strada che finisce
nella nebbia dell’ignoto eterno domani
Non potrai prendere di me i gesti,
le parole, i sorrisi, il sudato corpo che
al tuo si unì tra silenzi e grida d’amore
in una stanza sul mare dove il tempo
era eternità e noi frammenti di universo.
Non potrai, amore mio, non potrai di me
giocarti fuggendo dai giorni inventati
da noi per sfidare la vita che restava,
la gente che di noi l’amore invidiava.
Se fu per amore lo stringersi le mani
che disperate nell’altre amore cercavano,
sarà per amore l’ultima stretta quando
di te la mano dalla mia scivolerà stanca
di una vita lastricata di dolori e offese.
Non potrai amore mio negarmi il diritto
di baciare i tuoi occhi socchiusi, parlarti
di noi e della nostra povera felicità rubata
mentre lentamente scivoli nell’oblio
e nel faticoso ricordo sorriderai di noi.
Se tuo fu il diritto di essere amata,
mio fu quello di prendere tutto di te,
anche il dolore che mi regalerai quando
il nostro tempo sarà un pendolo fermo,
un ora, una data nel calendario del cuore.
In quella stanza sul mare qualcuno
sentirà i nostri sussurri, i nostri gemiti
e sarà ancora amore tra noi perché
non ti lascerò andar via da sola, perché
sarà ancora mio quell’amore dal quale
scacciarmi vorresti.
Non potrai

Saint Tropez

Perfidia
Nadie comprende lo que sufro yo
Tanto que ya no puedo sollozar
Solo temblando de ansiedad estoy
Todos me miran y se van
Mujer, si puedes tú con Dios hablar
Pregúntale si yo alguna vez
Te he dejado de adorar
Y al mar, espejo de mi corazón
Las veces que me ha visto llorar
La perfidia de tu amor
Te he buscado por dondequiera que yo voy
Y no te puedo hallar
Para qué quiero tus besos
Si tus labios no me quieren ya besar?
Y tú quién sabe por dónde andarás
Quién sabe qué aventura tendrás
Qué lejos estás de mí
§
Nessuno capisce il dolore che provo
È così grande che non riesco nemmeno a singhiozzare
Solo e tremante d’ansia
Tutti mi guardano e se ne vanno
Donna, se puoi parlare con Dio
Chiedigli se io qualche volta
Ho smesso di amarti
E al mare, specchio del mio cuore
Quelle volte in cui mi ha visto piangere
Le perfidia del tuo amore
Ti ho cercato in ogni luogo in cui vado
Ma non riesco a trovarti
Perché volere i tuoi baci
Quando le tue labbra non mi vogliono baciare?
E tu, chi lo sa dove andrai
Chissà che avventure avrai
Quanto sei lontana da me
ALBERTO DOMÌNGUEZ BORRAZ

Natura
NATURE
“Nature” is what We see –
The Hill – the Afternoon –
Squirrel – Eclipse – the Bumble bee –
Nay – Nature is Heaven –
“Nature” is what We hear –
The Bobolink – the Sea –
Thunder – the Cricket –
Nay – Nature is Harmony –
“Nature” is what We know –
But have no Art to say –
So impotent our Wisdom is
To Her Sincerity –
§
“Natura” è tutto quanto noi vediamo –
Collina – pomeriggio –
Scoiattolo – eclisse – il calabrone –
No – natura è il cielo –
“Natura” è tutto quanto noi udiamo –
Il bobolink – il mare –
Il tuono – il grillo –
No – natura è armonia –
“Natura” è tutto quanto noi sappiamo –
Ma non riusciamo a dire –
Tanto è impotente la nostra sapienza
In confronto alla sua semplicità –
EMILY DICKINSON (traduzione di Letterio Cassata)

La voce della vita
Ho udito una voce
che tra le fronde sussurrava
e dalle nuvole e dal cielo usciva
e dall’acqua gorgogliava.
Ho visto quella voce
negli occhi spalancati di un neonato
nel primo filo d’erba su di un prato
nella timida gemma su quel ramo.
Ho respirato quella voce
nell’aria tersa del mattino
nel pulviscolo d’oro del tramonto
nella salsedine del mare.
Era lei…
era la vita che mi chiamava.

Tramonto autunnale
I pensieri vanno e vengono
come nuvole gonfie e nere
nel cielo pallido e grigiastro
di questo giorno dicembrino.
Raggi di luce rosa
saettano come strali,
e vibranti salutano
i monti austeri
e l’amico mare.
Il sole sembra divertirsi:
si nasconde dietro una vermiglia
nube carica di pioggia.
I pensieri vanno e vengono
con il vento di libeccio
che s’aggira virulento
tra le siepi e le piante;
schizza gocce irrequiete
d’acqua tiepida
su terrazze, finestre e strade.
I pensieri vanno e vengono
tra i celesti lontani squarci
che combattono con le nuvole
e si beano di rosea luce.
La sera scende a poco a poco
tra bagliori che si spengono
ed ombre che s’accendono.
I pensieri vanno e vengono
nella solitudine mia serena,
nella pace della mia sera.

Notte d’inverno
Il mio letto è così vuoto
che continuo a svegliarmi.
Mentre il freddo aumenta,
cominciano a soffiare i venti notturni,
scuotono le tende,
facendo un rumore come il mare.
Oh fossero onde
che potessero riportarti da me!
CHIEN WEN TI

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