Nelle vastissime notti

Nelle vastissime notti
io sento
il rumore dell’ossatura delle cose,
gli alberi che battono sulle strade.
La terra tesa con spasimo
che potrebbe schiantarsi
come il ghiaccio di un lago.
Io debbo reagire
per non farmi sovrastare
dal rumore del mio corpo,
per non farmi tendere come la pelle della terra.
Cerco di spezzare quelle corde
che stirano ogni cosa.

PAOLO VOLPONI

Published in: on ottobre 5, 2020 at 06:59  Lascia un commento  

D’autunno è con noi

D’autunno è con noi
ogni foglia e ghianda
ed è raggiunto il cielo.
Fra le avellane svolazza
la palomba ferita,
freme il sottobosco
agli scoppi
dei ricci di castagna.
Dolcissima è l’ultima uva
celata fra i pampini rossi,
sul fianco dei monti sale
il fumo delle carbonaie.
A sera
io provo il caldo smemorato
delle castagne,
del torbido vino,
il più nudo corpo
della mia donna.

PAOLO VOLPONI