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(… di pace, che sia virtuale o reale)
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S’apre in un quadro oltre noi
un tutto di storie e non storie,
fra le morbide curve soffiate
di tutto si sente il profumo.
Profumo soave,
che giunge dal cielo,
con occhi lo vedi
con labbra lo gusti…
il senso lo fiuta
lo accoglie capace.
S’apre. Col click d’un istante
col battere d’un ciglio stanco
ma s’apre e solleva colori
non stinge e largisce calore.
Profumo soave,
che giunge dal cielo,
con mano lo crei
con voce lo canti…
il senso lo sposa
ne accentua l’incanto.
S’apre… quando l’apriamo
quel tutto in cui ci perdiamo
assorti in franche scritture
di tanti proviamo l’aroma.
Aroma soave
che giunge dal cielo,
nevata che scalda
di petali rossi…
l’ardore lo fuma
come fosse tabacco…
o droga soltanto per le nostre emozioni.
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Daniela Procida