Febbraio di cristallo

Febbraio di cristallo, tutto brilla,
volano i passeri con piume d’argento.
Celeste fisarmonica anche l’anima
oltre i monti si espande.
Deliziosa euforia, l’equilibrio
l’ha vinta sopra il caos. Bello è il pioppo,
bella la roccia e così dolce il fiume
con tutto il lungo sangue che convoglia.

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on marzo 31, 2021 at 07:13  Lascia un commento  

Un verso

Un verso è un re, che con la cortesia
dei re giunge puntuale a ogni convegno.
Non nasce mai cinque minuti prima
di congiunzioni fissate ab aeterno.

Sarebbe un deragliare di pianeti.

Un verso è un dio che si presenta, trema
ai tuoi vetri, ha freddo, non trova le parole.
E qualche volta muore per la bianca
paura di non nascere.

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on gennaio 4, 2021 at 07:32  Lascia un commento  

Utilità della memoria

Altri guadagneranno ciò ch’io perdo
giorno su giorno, lentissimamente.
Avranno i sensi freschi, morderanno
rabbrividendo nella polpa acerba,
trasaliranno di delizia all’alba
se mai li sfiori un dito d’aria d’oro.
Ma io ricordo tutto, grazie al Cielo,
la memoria l’ho giovane e forte.
Forse che Robinson Crusoe sudando
per trarre una scintilla da due legni
non ricorda benissimo lo stipo
che incontestato a Londra gli appartiene,
dove un tesoro di mille ghinee
sta in saeculorum saecula aspettando?

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on settembre 13, 2020 at 07:00  Lascia un commento  

L’eloquenza

Con timoroso stupore accedo alla tua nudità
(guizza il pesce di marzo alla luce),
inguini, anfratti, e già un corallo pallido
di vene traccia mappe d’eldorado.

Dormi, e silenzio è cembalo stregato
che ci percorre il sangue ricongiunto.
Scivola sul pendio di neve azzurra
la mano-luna in brividi e tepori.

Amarti… Ma il linguaggio è una gabbietta
di cornacchie assai rauche. La più saggia
eloquenza sarà tacerti accanto,
mio germoglio che dormi nella neve.

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on Maggio 19, 2020 at 06:55  Lascia un commento  

L’antica pazienza

Tu che conosci l’antica pazienza
di sciogliere ogni nodo della corda
e allevi un pioppo zingaro venuto
a crescere nel coccio dei garofani,
lascia ch’io senta in te, come la sorda
nenia del mare dentro la conchiglia,
la voce della casa che il perduto
tempo ha ridotto in cenere.
Ma è cenere di pane scuro, sacro,
– quello che alimentavi col tuo soffio
nel forno buio della guerra – e reca
imperitura in sé la filigrana
dei tuoi ciliegi dilaniati.
L’allegria rialza la sua cresta
di galletto sui borghi desolati,
come il lillà che ti cresce alle spalle
passo a passo, baluardo sul massacro.
Raccogli ancora e sempre il pigolante
nido abbattuto dal vento di marzo
e ripara le falle della chiglia.
Nessuno è senza casa se l’attende
a sera la tua voce di conchiglia.

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on giugno 11, 2016 at 07:41  Comments (5)  

A giorni alterni

Moon Harp
.
A giorni alterni sono io la luna
e tu l’immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, sei la luna
-io ti tengo al guinzaglio-
So che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un’arpa eolia che vibra al respiro.
.
MARIA LUISA SPAZIANI
Published in: on gennaio 26, 2014 at 07:28  Comments (5)  

Non sa, la barca, risalire il fiume

Non sa, la barca, risalire il fiume.
Nessun vento contrasta la rapida.
Felicità, gonfiavi le mie vele.
Ora smorte ricadono in lamenti.

Ma sarebbero ancora le parole
l’essenziale energia. Quel silenzio
che sempre è il limo fertile del verso,
ora è puro veleno.

MARIA LUISA SPAZIANI

A sipario abbassato

Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta
è a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie
– la meraviglia.

MARIA LUISA SPAZIANI

Published in: on marzo 30, 2010 at 07:30  Comments (3)  
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