Cipride

Qui da noi: un tempio venerando,
un pomario di meli deliziosi,
altari dove bruciano profumi d’incenso,
un’acqua freddissima che suona
in mezzo ai rami dei meli,
e le ombre dei rosai in tutto il posto,
e dalle foglie scosse trabocca sonno,
poi un florido prato, coi cavalli,
i fiori della primavera,
aliti dolcissimi che spirano…
dove Cipride coglie le corone
e delicatamente mesce un nettare
che si mescola nelle grandi feste,
in coppe d’oro…

SAFFO

Published in: on marzo 27, 2020 at 07:38  Lascia un commento  

Le stelle intorno alla bella luna

Le stelle intorno alla bella luna
velano il volto lucente,
quando piena, al suo colmo,
argentea,
splende su tutta la terra.

SAFFO

Published in: on marzo 4, 2016 at 07:33  Comments (2)  

La cosa più bella

333px-nymph_with_morning_glory_flowers

Quale la cosa più bella
sopra la terra bruna? Uno dice “una torma
di cavalieri”, uno “di fanti”, uno “di navi”.
Io, “ciò che s’ama”.
Farlo capire a tutti è così semplice!
Ecco: la donna più bella del mondo,
Elena, abbandonò
il marito (era un prode) e fuggì
verso Troia, per mare.
E non ebbe un pensiero per sua figlia,
per i cari parenti: la travolse
Cipride nella brama.
anche a me d’Anattoria
ora desta memoria, ch’è lontana.
Di lei l’amato incedere, il barbaglio
del viso chiaro vorrei scorgere,
più che i carri dei Lidi e le armi
grevi dei fanti.

SAFFO

Published in: on gennaio 22, 2016 at 07:27  Lascia un commento  

La forza dell’amore

Scuote Amore il mio cuore
come il vento sul monte
si abbatte sulle querce.
Subito a me il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
non esce, e la lingua si spezza.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e gli occhi più non vedono
e rombano le orecchie
.

SAFFO

Published in: on agosto 21, 2015 at 07:44  Comments (4)  

Ad Afrodite

Afrodite, trono adorno, immortale,
figlia di Zeus, che le reti intessi, ti prego:
l’animo non piegarmi, o signora,
con tormenti e affanni.
Vieni qui: come altre volte,
udendo la mia voce di lontano,
mi esaudisti; e lasciata la casa d’oro
del padre venisti,
aggiogato il carro. Belli e veloci
passeri ti conducevano, intorno alla terra nera,
con battito fitto di ali, dal cielo
attraverso l’aere.
E presto giunsero. Tu, beata,
sorridevi nel tuo volto immortale
e mi chiedevi del mio nuovo soffrire: perché
di nuovo ti invocavo:
cosa mai desideravo che avvenisse
al mio animo folle. “Chi di nuovo devo persuadere
a rispondere al tuo amore? Chi è ingiusto
verso te, Saffo?
Se ora fugge, presto ti inseguirà:
se non accetta doni, te ne offrirà:
se non ti ama, subito ti amerà
pur se non vuole.”
Vieni da me anche ora: liberami dagli affanni
angosciosi: colma tutti i desideri
dell’animo mio; e proprio tu
sii la mia alleata.
Un esercito di cavalieri, dicono alcuni,
altri di fanti, altri di navi,
sia sulla terra nera la cosa più bella:
io dico, ciò che si ama.
È facile far comprendere questo ad ognuno.
Colei che in bellezza fu superiore
a tutti i mortali, Elena, abbandonò
il marito
pur valoroso, e andò per mare a Troia;
e non si ricordò della figlia né dei cari
genitori; ma Cipride la travolse
innamorata……
……ora mi ha svegliato il ricordo di Anattoria
che non è qui;
ed io vorrei vedere il suo amabile portamento,
lo splendore raggiante del suo viso
più che i carri dei Lidi e i fanti
che combattono in armi.

SAFFO

Published in: on marzo 10, 2015 at 06:58  Comments (2)  

Invito all’Erano

Venite al tempio sacro delle vergini
dove più grato è il bosco e sulle are
fuma l’incenso.
Qui fresca l’acqua mormora tra i rami
dei meli: il luogo è all’ombra di roseti,
dallo stormire delle foglie nasce
profonda quiete.
Qui il prato ove meriggiano i cavalli
è tutto fiori della primavera
e gli aneti vi odorano soavi.
E qui con impeto, dominatrice,
versa Afrodite nelle tazze d’oro
chiaro vino celeste con la gioia.

SAFFO

Published in: on dicembre 3, 2013 at 06:52  Comments (4)  

Rapita

Rapita
nello specchio dei tuoi occhi
respiro
il tuo respiro.

Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.

Sei il tarlo che divora la mia ragione
uno spillo acuminato nel cuore
una piuma che solletica il dolore.

SAFFO

Published in: on gennaio 10, 2013 at 07:30  Comments (4)  

Avrei davvero voluto morire

.
Avrei davvero voluto morire
quando lei mi lasciò in affannoso pianto
tra molte cose dicendomi ancora:
“Come soffriamo atrocemente, Saffo,
io ti lascio contro il mio volere.”
Ed io a lei rispondevo:
“Va’ serena e di me serba il ricordo.
Sai quanto ti ho amata.
Se mai tu lo dimenticassi, sempre
io ricorderò i bei momenti che vivemmo.
Quando di corone di viole
e di rose e di croco, accanto a me
ti cingevi il capo gentile,
e mettevi intorno al collo
ghirlande intrecciate di fiori.
E cosparsa di essenze profumate
sul morbido letto ti saziavi,
né mai vi furono danze
nei sacri boschi a cui fossimo assenti…”
.
SAFFO
.
Published in: on settembre 26, 2012 at 07:43  Comments (11)  

Né miele né ape

Non mi pare di sfiorare il cielo.

Non so che stabilire:
due in me sono i pensieri.

… coloro che ricevono
il mio bene, sono quelli che
più di tutti mi danneggiano.

Io ne sono consapevole.

Ma non sono una che porta risentimento,
poiché possiedo un attimo tranquillo…

Nel mio dolore che stilla
goccia a goccia.
Chi mi rimprovera i venti e gli affanni
possano trascinarselo.

Per me né miele né ape.

SAFFO

Published in: on marzo 22, 2012 at 07:15  Comments (5)  
Tags: , , , , , , , , , ,

Simile a un dio

Simile a un dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.
Ma tutto si può sopportare…

SAFFO

Published in: on Maggio 7, 2011 at 07:34  Comments (3)  
Tags: , , , , , , , , , , , ,