
Ove occhio cade mentre fo poesia?
Sulla cordella della tapparella,
e alla finestra con ragazza snella
che adocchia giù nel brolo 2 l’osteria.
Ove occhio spia mentre fo poesia?
A quella man veloce che favella
e ner su bianco induce la storiella
sognando un crocchio d’eros sulla via.
O Lorenzo, ben assicuri, ai membri
di poesia dal giovine all’anziano,
gran gusto grazie alle odi che tu smembri.
E noi peripatetici l’arcano 3,
ad ovest sud o nord sotto alti cembri 4,
al fano 5 ardiamo 6. Ma il vero è a est: Fano 7!
Sandro Sermenghi
1 membri peripatetici: per estensione gli allegri e acuti ricercatori del sito letterario “Poetare.it” tenuto nel web dal prof. Lorenzo De Ninis i quali, dopo ogni ora di tastiera, vanno a fare una passeggiatina (dopo il 335 a.C., Aristotele fondò ad Atene il Liceo, scuola filosofica detta Peripato perché in sede vicina a un tempietto sacro ad Apollo Licio e a un giardino con un viale per il passeggio; in greco peripatêin = passeggiare);
2 brolo: giardino;
3 arcano: la poesia/enigma che cela un messaggio;
4 cembri: cembro, o cìrmolo, albero delle Pinacee;
5 fano: tempio; vedi anche 7;
6 ardiamo: come verbo ardire, per “osiamo offrire il nostro arcano/poesia”; oppure, ed anche, come verbo ardere, perché l’arcano/poesia “con la sua forza promana luce come, e più, di tanti ceri ardenti offerti al tempio/fano”;
7 Fano: città delle Marche; ma anche Fano, figlio di Dioniso dio della vite, che nella lista di Apollodoro figura d’essere imbarcato insieme al fratello Stafilo (grappolo, in greco) sulla nave Argo (rapido, dal nome del suo costruttore figlio di Arestore) che portava gli Argonauti guidati da Giasone nella sua ricerca del Vello d’oro, che fu conquistato e consegnato a Pelia: forse, dopo tanti secoli, il Vello d’oro è finito a Fano?