Tristezza di non sapere

Tristezza del non sapere
Che non ci sei
Non era un sentimento d’amore
il mio era pietà
impossibilità di cambiare
rassegnazione nell’accettare
il destino perverso di un anima sola
La consapevolezza dell’essere
era tua
Il non accettare la realtà era mia.
Con passo lento tra la solitudine
avanzavi a testa china
nulla notavi ma tutto sapevi.
Cosciente del mondo che ti circonda
non uguale al tuo
un mondo di superficialità
di banali interessi
fatto di cose terrene
di ipocrisie.
Cosciente del tuo essere
coerentemente lo hai vissuto
dignitosamente hai percorso
la tua vita di solitudine.
Non permettevi a nessuno di entrare
nel tuo cuore
come esso fosse insensibile
svigorito, non preparato
Per questo mondo senza pietà.
Nel silenzio sei andato
come hai vissuto
Solo con i colori della tua squadra
che come un arcobaleno
ti hanno condotto verso la luce.

Gianna Faraon