Il problema del carnevale 2011: to be or not to be? Essere o non essere?

S atanasso,  se  sol  sapessi  se  sono!

A vanzare  annaspando  affannosamente

N el  narcotizzante  neonichilismo,

D iguazzare  dappertutto  dilaniandosi,

R odendosi?  Rifiutiam  rochi  ribelli

O ppure  odiremo  ovunque  ortodossi

S accenti  saettare  settarie  sentenze!

E retti  ed  encomiabilmente  empirei

R espingiamo  routine,  resechiamo  ratti

M ammasantissima  multimiliardari

E d  evitiamo  eziandio  esitanti

N olimetàngere,  nientandoli!  Nella

G ioia,  gratuitamente  galopperemo

H esitation!  Hurrah,  hula  hawaiane

I mbriacanti  impazzano: innamoriamoci!

Sandro Sermenghi

 

Acrostico (dal greco ákros, estremo, e stíchos, verso) componimento in cui le lettere iniziali di ciascun verso, lette verticalmente, formano una parola, una frase o un altro componimento poetico minore. Talvolta la combinazione si trova anche a metà (mesostico) o alla fine dei versi (telestico), dando luogo a una sorta di sciarada, di enigma o di logogrifo. Acrostici, mesostici e telestici fanno parte di quel più ampio genere letterario che va sotto il nome di carmi figurati, dove la disposizione materiale delle lettere arriva a comporre una figura regolare e caratteristica, come un quadrato, un trapezio, un organo o una zampogna. Invitiamo i poveti del Cantiere a scrivere qualche acrostico….ciaosandrèn