S atanasso, se sol sapessi se sono!
A vanzare annaspando affannosamente
N el narcotizzante neonichilismo,
D iguazzare dappertutto dilaniandosi,
R odendosi? Rifiutiam rochi ribelli
O ppure odiremo ovunque ortodossi
S accenti saettare settarie sentenze!
E retti ed encomiabilmente empirei
R espingiamo routine, resechiamo ratti
M ammasantissima multimiliardari
E d evitiamo eziandio esitanti
N olimetàngere, nientandoli! Nella
G ioia, gratuitamente galopperemo
H esitation! Hurrah, hula hawaiane
I mbriacanti impazzano: innamoriamoci!
Acrostico (dal greco ákros, estremo, e stíchos, verso) componimento in cui le lettere iniziali di ciascun verso, lette verticalmente, formano una parola, una frase o un altro componimento poetico minore. Talvolta la combinazione si trova anche a metà (mesostico) o alla fine dei versi (telestico), dando luogo a una sorta di sciarada, di enigma o di logogrifo. Acrostici, mesostici e telestici fanno parte di quel più ampio genere letterario che va sotto il nome di carmi figurati, dove la disposizione materiale delle lettere arriva a comporre una figura regolare e caratteristica, come un quadrato, un trapezio, un organo o una zampogna. Invitiamo i poveti del Cantiere a scrivere qualche acrostico….ciaosandrèn