Quando il canto avevi
espanso nei limpidi occhi
t’inventavi giorni d’ascesa
lavoravi d’intarsio la voce
di lirica amavi i fiori nati
nell’humus dei tuoi pochi anni.
Quando canti avevi da intonare
ai colori vivi del mondo
ingannavi fonde afflizioni
e scacciavi di nenie il grigio lamento
se alla finestra tua levavi serenate
e sorrisi irrigati di te.
Tu, cara me!
Quando il canto avevi dolce
espanso nei limpidi occhi.