Povera patria

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po’ da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare.

FRANCO BATTIATO

The URI to TrackBack this entry is: https://cantierepoesia.wordpress.com/2011/08/31/povera-patria/trackback/

RSS feed for comments on this post.

4 commentiLascia un commento

  1. Che dire, basta ascoltarla o leggerne il testo…. dice tutto quanto.
    Bellissima scelta. Patrizia

  2. Facciomone l’inno Nazionale,magari l?italia si desta dal suo torpore,non proprio come la Libia però…
    maria attanasio(napoli)

  3. Nulla da aggiungere se non alzare la testa ormai china.Tinti

  4. Concordo in pieno con Tinti, ma il cuore piange.
    Sandra


Scrivi una risposta a maria attanasio Cancella risposta