![](https://i0.wp.com/epochtimes.it/news_images/2011/09/2011_09_29_dscn2043_rsz.jpg)
arrivammo presso uno stagno
dove mangiammo salsicce e more.
Il cielo – interrotto dalle braccia
degli amici sui cavalli dello zio
di uno di loro – era già nausea
e noia. Ma vino sui vestiti; e le risate
come la pasta rosa
di Elisabetta. Promesse di felicità
e di pace per tutti; braccia incrociate
dietro le schiene; e la bandiera della pace
sventolava sul tetto delle auto, mentre tornavamo
a casa.
Giancarlo Giudice
Grazie per un messaggio che sento mio con quei valori che ci fanno persone
Tinti
Ben descritta giornata di amicizia…di festa..
ggc