Nel paese di Oramai

Le farfalle non volano più.
Dure, se ne stanno da un bel po’
sugli ultimi fiori ancora resistenti
aspettando l’arrivo di fanciulli.

Assente è la brezza, c’è poca luce
ed il sole che s’intravede appena
è stella di cui si sa soltanto l’esistenza.

I vicoli sanno di rabbie non espresse del tutto,
di silenzi prolungati e di qualche residua preghiera.
Odorano di pane raffermo e patate cicciate.

Il rumore di un trattore sfasciato
scandisce il ripetersi di albe tremule.
Il respiro affannato di un ribelle
si perde tra le maglie di tramonti veri.

Aurelio Zucchi

Published in: on Maggio 30, 2014 at 06:55  Comments (2)  

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2 commentiLascia un commento

  1. Quanta nostalgia per quei valori è quella atmosfera che ci manca—–
    Tinti

  2. Lirica di grande fascino e dal forte potere evocativo!

    ggc


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